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La carica degli eletti dal Piemonte a Roma: gli onorevoli sono 43

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Ebbene sì, se Amazon avesse gestito i risultati elettorali sulla sua piattaforma, oggi avremmo i nomi di tutti i 43 eletti, con tanto di percentuali, senza essere ostaggi del meccanismo dei resti e del così detto sistema “flipper” che consegnerà i nomi di tutti gli eletti solo oggi (ma non è detto). Intanto sono neo deputati e senatori certi, i soli candidati eletti con il sistema maggioritario, grazie al quale si ottiene lo scranno anche solo con un voto in più rispetto al competitor.

E’ stata riconfermata a Montecitorio la candidata di Fdi e parlamentare uscente Augusta Montaruli, che ha vinto con il 35,98% nel collegio delle Vallette, ex roccaforte della sinistra. Sconfitta nel maggioritario, andrà comunque a Roma l’ex sindaca pentastellata Chiara Appendino, salva grazie al paracadute come capolista nel proporzionale regalatole dall’ex premier Giuseppe Conte. A Collegno vince la leghista Elena Maccanti che continua la sua esperienza parlamentare. Per tirarle la volata, la scorsa settimana, era arrivato anche il leader della Lega Matteo Salvini che, dopo il comizio serale a Torino, aveva scelto il mercato di Rivoli per incontrare i cittadini. La destra viene sconfitta solo a Torino, dove il giurista esperto di diritto costituzionale Andrea Giorgis, candidato per un seggio al Senato, riesce a evitare la totale disfatta e mantiene il Pd al primo posto tra i partiti. Anche Riccardo Magi (esponente radicale, ma sostenuto dalla coalizione di centrosinistra) espugna il collegio di Torino 1.

Ma superati i confini del capoluogo, la situazione si fa molto difficile per i dem. Nel collegio della provincia di Torino al Senato, la candidata di centrodestra Paola Ambrogio ottiene la vittoria e con lei anche il leghista Alessandro Giglio Vigna che espugna Chieri e Canavese con una percentuale da capogiro, il 49%, e dire che l’esponente del centrodestra era considerato in difficoltà. A Cuneo passa Monica Ciaburro di FdI, Marcello Coppo vince ad Asti, mentre Riccardo Molinari ad Alessandria, trionfa con il 53% dei consensi. Nel collegio di Biella si afferma il deputato uscente Andrea Delmastro Delle Vedove (FdI) con il 53,8% dei consensi e nel Novarese viene eletto il deputato uscente Alberto Gusmeroli (Lega) che porta il centrodestra al 52,6%. Sul proporzionale, i dati certi almeno al momento di andare in stampa, indicano eletta la dem Debora Serracchiani che, ottenuta la vittoria nel maggioritario in un altro collegio fuori regione, consentirà la riconferma a Montecitorio all’imprenditore torinese Mauro LausMauro Berruto (Pd) ottine il seggio nel proporzionale e anche Marco Perissa. A Palazzo Madama siederà certamente la parlamentare e deputata dem Anna Rossomando e tornerà a Roma anche il pinerolese Lucio Malan, già deputato di Forza Italia e oggi approdato alla corte di Giorgia Meloni.

Per il rotto della cuffia ce l’ha fatta anche Gilberto Pichetto, eletto in Forza Italia. La sua elezione è stata incerta fino al tardo pomeriggio di ieri. Più di un punto interrogativo per Claudia Porchietto che pur essendo capolista nel proporzionale Torino-Collegno per Forza Italia, potrebbe restare fuori e oggi confida nei resti e nella “roulette russa” del sistema “Flipper”. Daniela Ruffino, invece, già seguace di Berlusconi e oggi capolista di Azione-Italia Viva è stata eletta grazie al risultato sopra la media nazionale ottenuta il Piemonte dal suo partito. Eletta anche Beatrice Lorenzin, già ministro della Sanità, in lista nel proporzionale dietro Rossomando e Giorgis (che ha optato per il maggioritario). Anche Marzia Casolati (Lega), battuta nel maggioritario, potrebbe essere eletta con i resti del proporzionale. Andrà in parlamento anche Marco Grimaldi, capolista di Sinistra Italia + Verdi nel collegio plurinominale di Torino e Collegno e parte della coalizione del centro sinistra.

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