Cerca

LA POLITICA

Ferrante: «Io massone? Polemiche da bar, penso solo a lavorare bene»

Dopo le dimissioni di Paola Ambrogio, la nomina del nuovo consigliere di Fratelli d'Italia

Ferrante De Benedictis

Ferrante De Benedictis

«Io massone? Sono solo chiacchiere da bar». Le polemiche intorno al nome di Ferrante De Benedictis - nuovo membro del consiglio comunale di Torino, tra le fila di Fratelli d'Italia - sono iniziate subito dopo la diffusione della lettera di dimissioni dell'onorevole Paola Ambrogio. Primo degli esclusi di Fdi con 970 voti nel 2021, De Benedictis rispedisce subito al mittente il chiacchiericcio che si è creato intorno al suo nome. «Con queste accuse mi sembra di essere tornato indietro di almeno un secolo - spiega, raggiunto al telefono -. No, non sono iscritto alla massoneria, anche se mi pare che non sia illegale». Ora l'unico interesse è quello di concentrarsi per svolgere al meglio l'incarico di consigliere comunale. 

La nomina di Benedictis
«Sono felice ed orgoglioso di poter rappresentare in consiglio comunale la mia città e i Torinesi tutti - spiega -. E' grande la responsabilità nel sedere nell’assise più importante della prima capitale d’Italia, dove illustri uomini e donne sono stati protagonisti della sala rossa facendo la storia di Torino e dell’Italia» commenta e si prepara a mettere la sua esperienza al servizio della Sala Rossa.

Vicepresidente di Nazione Futura e presidente dell’Associazione Giovani Ingegneri di Torino, Ferrante De Benedictis è laureato in Ingegneria Meccanica, indirizzo energia. Ha poi conseguito il titolo di dottore di ricerca in Energetica. Ha partecipato come delegato nazionale al World Energy Congress tenutosi a Roma ed è attualmente membro del “Future Energy Leaders Community” del World Energy Council. «Voglio mettere la mia competenza al servizio del nuovo incarico». 

Le dimissioni di Ambrogio
Nella sua lettera di dimissioni Ambrogio scrive che la decisione è arrivata dopo «opportune valutazioni e riflessioni», va ricondotta alla sopraggiunta elezione in Senato e alla conseguente necessità di ricalibrare l’attività sul territorio in un delicato equilibrio fra istituzioni, cittadini e impegno quotidiano. L’ultimo pensiero, la consigliera dimissionaria lo dedica al suo ruolo in Sala Rossa, all’orgoglio di avere partecipato ai processi amministrativi e decisionali, con la speranza di avere contribuito al buon governo della Città e augurando al Consiglio comunale di proseguire un percorso di risanamento e rilancio di Torino.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.