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IL CASO

Torino perde la sede dell'Antiriciclaggio, il Governo candida Roma

Il governo Meloni sceglie la capitale. Sfumano 600 posti di lavoro per il capoluogo piemontese

Lo Russo e Cirio

Lo Russo e Cirio

Il governo candida Roma per ospitare la sede dell'Autorità europea anticiriclaggio. Arriva come una doccia fredda, la notizia che Torino perde la possibilità di ospitare la sede dell'Authority. Il dossier di candidatura era stato presentato lo scorso marzo al governo da Comune e Regione e le possibilità di successo sembravano alte. Torino aveva infatti proposto due sedi di pregio: l'ex palazzo della Regione in piazza Castello e la Curia Maxima, il cui futuro al momento resta un rebus. 

Tra le città in lizza c'erano anche Milano, Roma, Bari e Palermo. Ma la scelta sembra essere ricaduta sulla Capitale. Secondo quanto si apprende la Capitale è stata scelta tenuto conto della proposta e in base ai criteri di selezione forniti dall'Unione europea.

«Torino vuole giocare un ruolo da protagonista - aveva sottolineato il sindaco Stefano Lo Russo presentando candidatura  -, abbiamo mandato il dossiera Palazzo Chigi e siamo convinti della forza della città unità alla regione. Torino guarda al futuro senza dimenticare il suo passato e la grande tradizione di impegno per la legalità delle istituzioni e della società civile. Confidiamo - ha aggiunto il primo cittadino - che il governo faccia diventare Torino la candidata italiana per l’Europa, sarebbe una conquista molto importante con circa 600 funzionari europei che arriverebbero in pianta stabile e significherebbe moltissimo anche in termini occupazionali». E invece, oggi, è arrivata una doccia fredda. 

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