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L’ex Mandelli è senza pace: «Ora è un campo nomadi»

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Baracche di lamiere all’interno dell’ex Mandelli

L’area Mandelli a Collegno torna al centro delle polemiche per via dell’ennesimo insediamento abusivo all’interno della vecchia ditta, dal lato di via Torino. E la cittadinanza inizia a perdere la pazienza.

«Non sono insediamenti ma è un vero e proprio campo nomadi - spiega Andrea Di Filippo, consigliere comunale di opposizione - Noi abbiamo tentato, a più riprese, di smuovere l’amministrazione comunale affinché ponesse un freno a questa situazione. Anche perché non è più gestibile. Nel tempo, man mano che le abitazioni di fortuna crescevano di numero, abbiamo denunciato il problema senza ottenere le dovute risposte. Intanto cresceva la paura, alla pari dei furti nelle abitazioni e alle auto. Questo è davvero triste, perché sembra che i cittadini non vengano ascoltati e, peggio ancora, che non contino nulla». E non manca una stoccata all’attuale amministrazione: «Il centrosinistra collegnese negli anni ha subito un declino spaventoso. Oggi la situazione è davvero imbarazzante. Bisogna prendere decisioni anche impopolari. Il lassismo non porta da nessuna parte». Il sindaco Francesco Casciano è conscio della situazione ma è, allo stesso tempo, conscio del fatto che a breve ci sarà la tanto attesa svolta: «A novembre abbiamo approvato in via definitiva la variante urbanistica dell’area Mandelli. Dal punto di vista amministrativo l’iter è pressoché completato. Ora la palla passa ai privati che dovranno rivoluzionare quest’area. Certo, la pandemia non aiuta. Ma siamo fiduciosi».

Nello specifico, l’area vedrà il recupero di 16mila metri quadri; 408 nuovi alberi piantati; 618 nuovi parcheggi tra pubblici e pertinenziali; 3 chilometri di piste ciclabili; alloggi in affitto agevolato per 170 persone; una gigantesca area verde.
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