Cerca

Dopo le telefonate, i messaggi: altre minacce di morte al killer

StrageTarabella
Oggi la comunità rivarolese accompagna in sepoltura Osvaldo Dighera e sua moglie Liliana Haidembergher con una cerimonia religiosa nella chiesa di San Giacomo prevista per le 14. Non solo, il sindaco, Alberto Rostagno, ha annunciato il lutto cittadino fino a domani. Contemporaneamente però, dopo le indagini e le autopsie che hanno accertato la folle premeditazione omicida di Renzo Tarabella, operaio Eaton in pensione, gli inquirenti sono impegnati in un’altra indagine (l’inchiesta in procura è stata aperta giovedì), riguardo alcune telefonate di minaccia di morte nei confronti dell’autore della strage.

Secondo fonti vicine agli investigatori, alcune di queste chiamate sarebbero giunte al centralino dell’ospedale San Giovanni Bosco (dove Tarabella è ricoverato) e avrebbero riferito che “mani ignote” avrebbero «staccato la spina all’assassino». Sulla vicenda vi è il massimo riserbo, ma filtra l’indiscrezione che almeno una di queste chiamate sia partita dall’interno dell’ospedale torinese. Anzi, uno degli autori sarebbe già stato individuato e si tratterebbe di un uomo residente in Canavese che conosceva sia le vittime che il carneficie, ma le sue telefonate sembrano essere più delle «sinistre bravate» che autentiche minacce di morte.

Si ritiene, tuttavia, di dover perseguire l’autore che potrebbe essere lo stesso che ha minacciato Tarabella attraverso altre chiamate e biglietti indirizzati ai parenti più stretti dell’autore della mattanza. Intanto, ancora non è stato resa nota la data delle esequie di Wilson Tarabella e della madre Rosaria Valovatto (figlio e moglie dell’assassino), uccisi nella mattinata di sabato scorso e che dovrebbero svolgersi martedì in forma strettamente privata.

La procura ha confermato quanto determinato con le autopsie eseguite dal medico legale Roberto Testi, e cioè che l’uomo, verosimilmente in preda ad un incontenibile raptus omicida, abbia pianificato a strage, messa in atto in due momenti successivi. La mattina di sabato, quando con due colpi di pistola esplosi a bruciapelo, ha ucciso i suoi congiunti ancora a letto e sorpresi nel sonno e la sera, quando ha ammazzato, con le stesse modalità, i coniugi Dighera. L’uomo, è ricoverato, ancora in gravi condizioni al San Giovanni Bosco di Torino, ma fuori pericolo di vita e potrebbe essere interrogato dai carabinieri già nei prossimi giorni.
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.