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Dietro il dehors la casetta dei clochard: la pasticceria si difende con le fioriere

clochard pasticceria
Sorseggiando un buon caffè e gustando una fetta di torta seduti al dehors della celebre pasticceria di Igino Massari in piazza Cln è impossibile non notare il grande “giaciglio” che si estende a ridosso dei tavolini. Un vero e proprio “monolocale” all’aria aperta fatto di scatoloni di cartone, coperte, materassi e oggetti di vario tipo, come “santini” di Padre Pio, pupazzi e oggetti di uso domestico disposti sul pavè luccicante del salotto buono di TorinoUno spettacolo non certo decoroso che ha convinto la pasticceria della star di MasterChef a posizionare due garbate foriere di divisione per consentire ai clienti la giusta privacy. La distanza tra il bivacco e il dehor del resto è davvero minima, neanche un metro di spazio ora occupato da due vasi di bossi che tentano di mascherare un degrado che non sembra avere fine. Basta girare l’angolo infatti per notare come il bivacco si sia allargato anche alla cabina telefonica che è stata completamente invasa da scatole e cartoni. «Ci servono per ripararci dalla pioggia» spiega Leonardo, il senzatetto 52enne che vive lì da alcuni mesi insieme a Federica. Una vita “en plein air”, la loro, non certo gradita da commercianti e residenti della zona che continuano a lamentare la presenza di pozze di urina ed escrementi proprio di fianco alla chiesa di San Carlo. «L’aria sotto il porticato è sempre più irrespirabile» protestano i cittadini che ben ricordano la precedente “casetta” di cartone, costruita appena qualche mese fa dai due senzatetto nello spazio cinto da ringhiere verso piazza San Carlo. L’area era poi stata sigillata dalla municipale con delle reti di metallo che sono servite soltanto a spostare il problema di una ventina di metri. Una strategia di intervento che rimanda in automatico ai panettoni di cemento comparsi davanti alla banca Unicredit di piazza Statuto. Anche in quel caso i dissuasori, installati dalla proprietà del palazzo e poi fatti rimuovere dai vigili, avevano convinto i clochard “molesti” a traslocare di poche decine di metri, dalla parte opposta della piazza, dove dimorano tutt’ora. «Il Comune deve intervenire in qualche modo – attaccano dal comitato Puliamo Torino – è inammissibile che il nostro centro versi in questo stato di abbandono».
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