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Migranti bloccati sotto la neve: «Potevano morire di freddo»

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Sorpreso dalla neve e dal gelo improvviso, dopo giorni di sole temperature miti, un gruppo di una ventina di migranti è stato salvato nel cuore della notte in alta Val di Susa. I volontari del Soccorso alpino piemontese sono intervenuti sulle montagne di Bardonecchia, per soccorrere il drappello di disperati bloccati a 2mila metri di quota, lungo il sentiero che conduce al Colle del FrejusCinque, tra le altre, le persone tratte in salvo che presentavano sintomi di raffreddamento, una delle quali in ipotermia: «Hanno rischiato di morire di freddo». L’allarme è arrivato dalla centrale dei vigili del fuoco nel cuore della notte tra sabato e domenica. Parlando con i dispersi al telefono, è stato possibile capire che si trovavano nei pressi di una caserma abbandonata sulla costa sud occidentale delle pendici del Frejus, lungo uno dei percorsi che portano in Francia e che sono impervi e difficili da controllare sia dalla polizia italiana, che dalla gendarmeria francese. I soccorritori hanno indicato ai migranti di tentare di rifugiarsi all’interno della struttura, dove è allestito il ricovero estivo di un alpeggio. Una squadra a terra, composta dai tecnici del Soccorso alpino, della Guardia di Finanza e dei vigili del fuoco è partita a piedi camminando per circa un’ora fino a raggiungere i dispersi. Grazie ai generi di conforto e ad alcuni capi di abbigliamento portati dalla squadra i venti stranieri sono riusciti a scendere a valle a piedi fino alla strada carrozzabile. Ma il loro sogno di emigrare oltralpe è, quantomeno rinviato. Massima l’allerta, da parte della polizia di Frontiera che ritiene che con l’inverno e la difficoltà nei controlli, l’impresa lungo gli stessi sentieri possa essere ripetuta da altri gruppi di disperati.
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