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Mille in piazza contro il nucleare: 40 sindaci alla testa del corteo

manifestazione nucleare gn
Erano circa mille le persone presenti ieri pomeriggio a Mazzé per la manifestazione contro il deposito nazionale di scorie nucleari. Mille persone, tantissime famiglie e bambini, molte associazioni, sindacati, agricoltori, decine di trattori e circa quaranta sindaci del Canavese per partecipare alla marcia di protesta contro l’ipotesi di realizzare il deposito nazionale che ospiterà le scorie nucleari di tutta Italia in un’area ai confini tra Mazzé, Caluso e Rondissone.

L’area era stata inserita fra i 67 siti potenzialmente idonei all’opera dalla Sogin all’inizio dell’anno. L’iscrizione del sito aveva scatenato subito forti e contrarie reazioni che nel corso dei mesi sono montate fino a sfociare nella marcia di sabato. Il sito secondo amministratori e partecipanti non è assolutamente idoneo e Marco Formia, sindaco di Mazzé, insieme agli altri amministratori nei mesi scorsi aveva già provveduto ad inoltrare al ministero tutta la documentazione per confutare i dati che lo ritenevano idoneo. Si va dal pregio ambientale a quello agricolo, alla vicinanza di aziende, abitazioni, falde acquifere. Eppure, con il passare dei mesi, i siti piemontesi sono diventati sempre più “appetibili”, perché nella classifica di quella carta erano già considerati quelli con le caratteristiche migliori fra quelli italiani. Tra questi, ovviamente anche quello di Mazzé. A dimostrazione che la battaglia contro il deposito delle scorie non era solo una questione dei tre comuni strettamente interessati è stata l’ampia partecipazione di sindaci ed amministratori così come associazioni e cittadini, provenienti da ogni parte del Canavese. Il lungo corteo si è snodato dal punto di raduno nella frazione di Casale fino al municipio di Mazzé e da lì fino alla frazione di Tonengo terminando con un intervento delle autorità convenute e degli organizzatori della manifestazione.
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