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Vuole fare il tampone Covid, ma per l’Asl è morta dal 2011

Tampone
Oltre quanto immaginato con Mattia Pascal da Luigi Pirandello o dalla più accesa fantasia di Franz Kafka, per Rosalia Cascone di Grugliasco il surreale ha da pochi giorni nuovi parametri. Vittima di una storia incredibile, ma anche di una burocrazia sciatta, la donna ha scoperto di risultare morta da dieci anni per l’Asl. Tutto merito, se così si può dire, d’aver richiesto un tampone per il Covid. Ed essere tornata a casa, più che sconvolta.

«Il mio medico, che avevo contattato per effettuare l’esame diagnostico per il Covid, mi ha riferito che non risultavo più in vita e che l'unica soluzione sarebbe stata andare di persona all'Asl per farmi riconoscere» racconta la donna, senza nemmeno immaginare che proprio il fatto di doversi recare di persona all’Asl per dimostrare d’essere in vita le sarebbe stato impossibile. Non certo perché defunta l’11 ottobre 2011, come riportato dai funzionari dell’Asl, ma per via del presunto contagio da Covid. «Infatti, sono in isolamento» aggiunge Rosanna, che ha delegato il figlio per una pratica incredibile.

«Quando ho visto lo “screenshot” del documento in cui mia madre risultava morta nel 2011 non riuscivo a credere ai miei occhi, avrei voluto anche ridere per l’assurdo della situazione ma in un momento del genere e con tutte le preoccupazioni che abbiamo la voglia mi è passata dopo un minuto» racconta Luca di ritorno proprio dall’Asl per cercare di dirimere la questione, assicurare un tampone alla madre e scongiurare così il contagio da Covid. «Mia madre è vaccinata, attualmente in mutua e in attesa di tampone - aggiunge ancora il figlio Luca -. Ci troviamo di fronte, molto probabilmente, a un errore di trascrizione al momento della richiesta di sostituzione del medico di base, che è stata registrata come revoca per decesso».

Sembra la trama di un racconto «ma è l'amara realtà» secondo il capogruppo dei Moderati a Palazzo Lascaris, Silvio Magliano, che porterà la storia di Rosalia in Consiglio. «Chiederò alla Giunta spiegazioni puntuali in occasione della prima seduta utile, non è possibile che si verifichino storie simili nel 2021».
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