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Sul camion di un pensionato 500 chili di rifiuti pericolosi

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Dopo il sequestro da parte del nucleo forestale dei carabinieri dell’azienda “Innova”, che ha sede ai confini tra Borgaro e Mappano, i militari della stazione di Leini hanno messo a segno un altro colpo contro il traffico dei rifiuti pericolosi. Infatti nella giornata di ieri una pattuglia ha fermato un autocarro Fiat Iveco I 35 strapieno di materiale di scarto e rifiuti speciali potenzialmente pericolosoAlla guida c’era un pensionato, Bernardo Gagliardo di 65 anni residente a Volpiano. Fatta la tara al peso pubblico, è risultato che il carico era di circa 500 chili e, dai controlli effettuati, è risultato che Gagliardo non era in possesso delle autorizzazioni necessarie per questo genere di trasporto. L’uomo, con pregiudizi di polizia, è stato deferito, ma a piede libero, mentre i militari stanno verificando dove siano stati prelevati i rifiuti e qual'era la loro destinazione. Invece i controlli che hanno poi portato al sequestro della “Innova”, sarebbero stati effettuati dopo un esposto di un dipendente, che avrebbe denunciato la presenza di rifiuti tossici all’interno del sito. Durante le ispezioni erano presenti anche i tecnici di Arpa, che hanno prelevato campioni per verificare l’effettiva tossicità dei rifiuti stoccati. La ditta che fa parte del gruppo “Vergero”, è specializzata nell’attività di raccolta, selezione e smaltimento-recupero di rifiuti pericolosi e ma non prodotti dalle aziende della zona. Il provvedimento di sequestro è stato disposto dalla procura di Ivrea. Stessa sorte anche per il carico del Fiat Iveco. L’attività di contrasto al traffico e allo smaltimento illegale di rifiuti potenzialmente pericolosi continua in tutta la cintura torinese dove ai carabinieri sono stati segnalati trasporti sospetti.
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