Trasporti da incubo. Specie per gli studenti di alcuni comuni del canavese. A evidenziare una situazione difficile è un gruppo di genitori che punta il dito “contro” la linea 3133 Torino-Ivrea operata da Gtt. I ragazzi che provengono da Leinì, Volpiano e San Benigno per andare a scuola a Caluso in pullman vivono una vera odissea. Molti, infatti, quelli che hanno scelto le scuole Ubertini e Martinetti di Caluso, due realtà che si sono affermate quali poli di alto livello. Istituti che, lamentano i genitori, verrebbero scelti «da molte più famiglie se non ci fosse il problema del trasporto». Nel mirino ci sono gli orari della linea 3133 che non consentono di usufruire al meglio dei collegamenti. Tanto da chiedere a sindaci e dirigenti scolastici di farsi promotori della richiesta ad Agenzia per la Mobilità di modificare gli orari delle corse per permettere un migliore spostamento casa-scuola e viceversa. Anche perché, vale per i residenti a Foglizzo, viene utilizzato il bus «Chivasso-Montanaro-Foglizzo-Caluso che, stante la decadenza del vincolo della capienza ridotta, risulta sovraffollato per cui i ragazzi devono “stiparsi” e rischiare anche di non riuscire a salire». Modificando gli orari della linea 3133 secondo i genitori, invece, sarebbe possibile farne transitare i mezzi anche a Caluso. Auspicio condiviso anche dalla dirigente del Martinetti che, il 18 giugno, ha inviato all’Agenzia la richiesta delle famiglie, dei dirigenti, e dei sindaci dei comuni. «Ma a tutt’oggi, dopo due mesi - spiegano i genitori - non è pervenuta una risposta ufficiale». Difficile riuscire a risolvere il problema usufruendo della linea Volpiano-Ivrea con cambio a Montalenghe: «Per fare 15 km i ragazzi ci metterebbero 1 ora 20 al mattino e 2 ore e mezza all’uscita. Tutto alla modica somma di 90 euro mensili perché, utilizzando due linee si dovrebbero pagare due abbonamenti». Invece «anticipare la partenza della linea 3133 da Torino e da Ivrea di 10 minuti appare semplice, tenuto conto che gli orari collimerebbero» con quelli della scuola. «La nostra proposta non richiede né l’aumento di mezzi, né l’utilizzo di altro personale, ma garantirebbe a Gtt l’introito di altre 20 quote mensili. Sarebbe auspicabile che l’Agenzia fornisse una risposta concreta e soprattutto che fosse disponibile a un incontro per valutare soluzioni diverse da quelle proposte che, obiettivamente, non sono accettabili».
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