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20 Ottobre 2022 - 08:11
La Carluccio di via Monte Ortigara non riaprirà a breve. Una notizia che a Pozzo Strada nessuno avrebbe voluto sentire, ma il caro-materiali che mette a rischio 120 cantieri a Torino ora fa slittare, per l’ennesima volta, anche la riapertura di una biblioteca che nel quartiere aspettano da sette anni e mezzo. Da quando, nel gennaio 2015, la Carluccio è stata chiusa per il ritrovamento di pannelli con l’amianto.
Dopo diversi annunci di riapertura mai rispettati, adesso c’è la nuova grana della difficoltà di reperire materiali e dei costi esorbitanti degli stessi. Basti pensare che se la consegna dei lavori all’impresa aggiudicataria è avvenuta il 4 aprile scorso, i ponteggi sono stati montati solo il 22 agosto, quattro mesi e mezzo dopo. E solo a settembre sono arrivati i materiali per rifare la copertura. «L’impresa ha indicato come termine dei lavori la fine di ottobre, al netto del maltempo», così l’assessorato alla Cultura in risposta all’ultima, ennesima interpellanza sul tema presentata dalla circoscrizione Tre, a firma di Federico Chiassa. Poi, la doccia fredda: «Prima della riapertura al pubblico serviranno altri interventi - dichiara Palazzo Civico - per cui ad oggi non è possibile indicare una data certa di riapertura a causa delle difficoltà delle forniture». Dunque, se prima la colpa del ritardo nell’apertura della Carluccio era della burocrazia-lumaca, e poi ancora delle infiltrazioni d’acqua, ora ci sono i costi alle stelle dei materiali. Una grana ben peggiore, perché la biblioteca di Pozzo Strada è uno dei tanti progetti del Pnrr per Torino, per un costo di 5 milioni. E dopo sette anni e mezzo, ancora non si sa quando riaprirà.
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