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Il femmicinidio di Incisa Scapaccino

Fiori e accuse a casa del killer: «Paese senza rispetto per Floriana Floris»

Il parroco: «Non sappiamo che tempesta avesse nel cuore Paolo Riccone»

Florian Floris omicidio femminicidio Incisa Scapaccino

Floriana Floris aveva 49 anni

E’ spuntato un mazzetto di fiori bianchi e rossi davanti alla casa dove Paolo Riccone ha ammazzato la compagna Floriana Floris con almeno 30 coltellate alla gola.

Insieme c’era un messaggio che sembra un’accusa agli abitanti di Incisa Scapaccino, il centro di 2mila anime dove la coppia era andata a vivere da pochi mesi. Ma c’è chi lo legge come un monito per tutti: “Un paese freddo, insensibile e privo di rispetto per chi non c’è più. L’ignoranza non ha limiti: parlano dell’assassino ma nulla su Floriana che non c’è più, rimasta due giorni lì per terra con l’assassino”.

I rilievi dei carabinieri sul luogo del delitto, in piazza XX Settembre a Incisa Scapaccino

Accuse che sconvolgono ancora di più la piccola comunità dell’Astigiano, come ammette il parroco, don Claudio Montanaro: «Non sapevo dei fiori e del messaggio ma posso capire che in questo momento possano emergere rabbia e dolore. Io posso dire che la nostra comunità dovrà superare un trauma. Purtroppo si sente spesso di tragedie come questa: sembrano sempre lontane, ora sappiamo che capitano anche dietro casa nostra e in qualunque famiglia. Ora quella di Floriana è nel dolore, merita rispetto e silenzio. Ora siamo soltanto chiamati a pregare per la vittima, per la sua famiglia ma anche per lui».

Siamo chiamati a pregare per la vittima, per la sua famiglia ma anche per lui. Non sappiamo che tempesta avesse nel cuore

don Claudio Montanaro, parroco di Incisa

Don Claudio Montanaro, parroco di Incisa Scapaccino

Il sacerdote conosceva poco Floriana ma meglio il compagno, originario proprio di Incisa: «E’ sempre stata una persona perbene, intelligente, cordiale e corretta nelle rare volte in cui ci siamo confrontati: di recente avevamo parlato della malattia del papà e dei lutti che aveva avuto in famiglia. Per questo sono ancora più stupito di quello che ha fatto. Ma non possiamo sapere che tempesta avesse nel cuore».

Dovrà essere lui a chiarirlo ai carabinieri di Asti e alla pm Eleonora Guerra della Procura di Alessandria (competente per il territorio di Incisa Scapaccino). L'autopsia ha già rivelato che la 49enne Floriana ha provato a difendersi, come dimostrano le ferite da taglio sulle mani. Ma ha dovuto arrendersi ed è stata uccisa con oltre 30 coltellate, quasi tutte alla gola. Solo Riccone potrà spiegare perchè lo ha fatto. Ma non è escluso che neghi, come ha fatto quando vigili del fuoco e carabinieri sono entrati nell'appartamento e hanno trovato lui e Floriana. Lei era già morta, Riccone si è salvato nonostante i tagli ai polsi, le pastiglie buttate giù e la candeggina ingoiata. Se la caverà: nelle prossime ore il 57enne verrà svegliato dai medici dell'ospedale di Asti e verrà ascoltato dagli inquirenti.

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