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L'omicidio di Incisa Scapaccino
14 Giugno 2023 - 18:52
Floriana Floris aveva 49 anni
Ha confessato Paolo Riccone, il compagno della 49enne Floriana Floris, trovata uccisa con oltre trenta coltellate nella loro casa a Incisa Scapaccino, in provincia di Asti: «Ho avuto un raptus e l’ho ammazzata».
L’uomo, che si trovava sedato in ospedale, ieri è stato risvegliato ed è stato sentito dalla pm competente, Eleonora Guerra, e dai carabinieri di Asti e Canelli. Una dichiarazione brevissima che, proprio per le condizioni psico-fisiche del presunto assassino, non è considerata al momento pienamente attendibile.
Paolo Riccone, 57enne di Incisa, ricercatore ad Alessandria dopo gli studi a Torino e una carriera fra Roma e Milano, era assistito dal suo avvocato Federica Falco: «Ha ammesso le sue responsabilità ma era confuso e non ha saputo spiegare perché ha ucciso la compagna».
Venerdì l’uomo era stato trovato gravemente ferito, con i polsi tagliati e in corpo pastiglie e candeggina. Prima di essere trasportato in ospedale, aveva detto di avere trovato la compagna già morta e di avere cercato di suicidarsi per la disperazione. «Va accertata la capacità di intendere e volere di Riccone all’epoca e adesso, quindi l’attendibilità delle sue dichiarazioni - precisa l’avvocato Falco -. Era sveglio ma molto confuso, anche sulle domande più semplici. Si vede che non è ancora in condizione: gli davano fastidio le luci e ha chiesto più volte del ghiaccio. Chiederò una perizia psichiatrica ma già il pm potrebbe provvedere d’ufficio». Falco è stata nominata d’ufficio e non conosceva Riccone prima: «So molto poco di lui. Ma questa resta, in ogni caso, una bruttissima storia».
Era stata la figlia di Floriana, Alice, a dare l’allarme ai carabinieri perché non riusciva a parlare con la madre e con il compagno da tre giorni: «Siamo abituate a sentirci tutti i giorni» aveva spiegato.
Vigili del fuoco e carabinieri erano entrati nella casa di Incisa, in piazza XX Settembre, e avevano trovato Floriana morta e Riccone ferito.
La prima ipotesi era che avesse ucciso la compagna, vegliandone poi il corpo per due giorni, prima di tentare di uccidersi. Ufficialmente non sono mai state accuse formali contro di il 57enne, né disposti provvedimenti di custodia: l’unica precauzione resta il piantonamento dei carabinieri in ospedale.
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