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IL FATTO

A Poirino una strage di colombi e gatti: sono stati avvelenati?

Sono in corso le analisi per capire cosa sta uccidendo gli animali in varie zone del paese

A Poirino una strage di colombi e gatti: sono stati avvelenati?

Piccioni stramazzati al suolo, gatti usciti di casa e ritrovati senza vita. Sono delle esche avvelenate a mettere in pericolo gli animali a Poirino? Per capirlo, negli ultimi giorni è scesa in campo anche l’Asl To5, che ha avviato una serie di indagini ed esami specialistici sulle carcasse ritrovate in paese, in collaborazione con l’istituto zooprofilattico.

Le prime segnalazioni risalgono a fine luglio. «Sono andata al cimitero e ho trovato due piccioni morti sulla tomba di famiglia - racconta Carla, una residente - Poi mi sono guardata intorno e, percorrendo non più di cinquanta metri, ne ho contati undici». Tutti a terra, inermi. «Erano in posizioni particolari, scomposte. Non sono un’esperta, ma ho subito avuto la sensazione che non si trattasse di morti naturali. D’altronde, erano così tanti esemplari in uno spazio ristretto».

Negli stessi giorni, c’è chi ha segnalato situazioni analoghe in altre zone del paese. Qui un pennuto senza vita, lì alcuni mogi e affaticati. Presto l’allarme si è esteso ai gatti. Nelle ultime settimane, è stata segnalata la morte sospetta di quattro esemplari. Dopo essere usciti di casa, si sono spenti prima di fare ritorno all’abitazione dei loro padroni.

Le carcasse, anche dei volatili, sono state rimosse dalle strade e smaltite. Ma resta la preoccupazione, che ha portato alcuni cittadini ad allertare le associazioni che si occupano di animali, il Comune e l’Asl. I sospetti sono legati a possibili esche avvelenate, forse proprio rivolte ai piccioni. Con la catena alimentare, i loro effetti potrebbero essersi ripercossi anche sui mici, che magari avevano addentato i pennuti al suolo. Anche secondo i sanitari è uno scenario verosimile, «ma per averne conferma bisogna attendere l’esito degli esami in corso in questi giorni - fanno sapere dall’azienda sanitaria - Arriveranno nelle prossime settimane». I sanitari vogliono avere conferma che sia stata una sostanza velenosa a causare la morte degli animali e capire quale sia. Dopo, si potrà approfondire chi l’abbia diffusa e con quali modalità.

Anche il Comune monitora la situazione. «Sabato scorso siamo intervenuti per un gatto segnalato da una signora - spiega la sindaca Angelita Mollo - Restiamo a completa disposizione delle autorità sanitarie». In attesa di capirne di più, resta fondamentale la prudenza. E, per i padroni, il consiglio è quello di rivolgersi ai professionisti se notano qualcosa di strano nei loro animali.

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