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IL FATTO
04 Settembre 2023 - 06:15
Filippo aveva solo 4 anni
Il finestrino abbassato e l’irresistibile tentazione di fare una marachella: infilarsi nel motocarro dello zio passando da lì, invece che dalla portiera. Un gioco che a un bambino di 4 anni deve essere sembrato come una scalata, un’avventura da completare per poi chiamare il papà e lo zio e far vedere loro come è stato bravo, ridendo da dentro l’Ape. Ma è bastato un maledetto imprevisto, il piedino che scivola sulla maniglia, il corpo che cade in avanti e la testa che finisce sul finestrino.
È morto così, ieri, Filippo Fioretta. È morto prima ancora di compiere, tra due mesi, i 5 anni. Per un assurdo incidente che in un attimo ne ha trasformato le risate in un grido di dolore. E poi nel silenzio. La tragedia è avvenuta ieri pomeriggio a Vische, in Canavese. Erano circa le 13 e Filippo era con papà Mirko in un terreno agricolo di proprietà della famiglia, a qualche chilometro dalla casa in cui vivono. Con loro c’era anche lo zio paterno, Andrea, proprietario dell’Ape “scelta” dal bambino come il proprio passatempo di ieri pomeriggio.
Secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri della compagnia di Chivasso, papà e zio erano impegnati a lavorare nel campo vicino a dove era parcheggiata l’Ape, quando il bimbo avrebbe deciso di tentare di entrare nel motocarro. Come detto, si sarebbe arrampicato ma uno scivolone gli sarebbe stato fatale. Papà e zio, secondo quanto hanno raccontato ai militari, hanno sentito un urlo e sono subito corsi a vedere cosa fosse successo. Hanno così trovato Filippo sull’Ape, con le gambe all’esterno e la testa rimasta incastrata tra il montante della portiera e il finestrino abbassato. L’hanno subito soccorso, ma purtroppo nella caduta il bambino si era procurato una gravissima lesione alla base del collo. Filippo però era vivo. Sul posto, un terreno al chilometro 16 della provinciale 81, tra Vische e Mazzè, sono subito accorsi i carabinieri e l’ambulanza del 118. Ai sanitari è stato subito evidente che le condizioni del bambino erano gravissime e a poca distanza è atterrato l’elicottero del 118. I sanitari hanno tentato di tutto, stabilizzando il piccolo e decollando subito in direzione del Regina Margherita. Ma è stato tutto inutile.
Sulla morte di Filippo è stata aperta un’inchiesta e la Procura ha disposto il sequestro della salma e dell’Ape. Al momento però non ci sono elementi che possano far pensare a qualcosa che non sia un semplice, maledetto incidente. Un incidente che ha spezzato i sogni di una famiglia che fino a ieri era felice: «L’altro giorno c’era la festa del paese - racconta Rosanna, una vicina - e la mamma diceva “Filippo ha 5 anni, è l'unico figlio che ho, è ora di dargli un fratellino”».
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