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Città metropolitana
16 Settembre 2023 - 15:40
Il Pnrr porta in dote numerosi cantieri (foto d'archivio)
Beinasco, Chieri, Borgaro, Collegno, Grugliasco, Moncalieri. Ma anche Bussoleno, Druento, Exilles, Torre Pellice e Feletto. I progetti di rigenerazione urbana finanziati dal Pnrr sul territorio metropolitano e sotto la regia della Città metropolitana stanno procedendo con tempi serrati e nel rispetto delle scadenze programmate.
Per quanto riguarda i Piani urbani integrati, in particolare, le due progettualità in corso di realizzazione sono “Torino metropoli aumentata: abitare il territorio” (con 47 interventi, 45 soggetti attuatori, 43 Comuni e due Unioni montane, per un investimento complessivo di 149 milioni di euro) e “Più, il Piano integrato urbano” della Città di Torino (36 interventi per un investimento complessivo di 113 milioni). Per Più tutti gli interventi sono stati aggiudicati, mentre dei 47 interventi compresi nel piano “Torino metropoli aumentata”, 46 hanno avviato o avvieranno a stretto giro la procedura di affidamento e 40 interventi sono già stati aggiudicati.
«Siamo in linea con i cronoprogrammi - evidenziano il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo e la consigliera delegata Sonia Cambursano - ed è un messaggio chiaro e forte quello che il nostro territorio manda al Governo in vista della annunciata rimodulazione del Pnrr: i nostri interventi non sono più sulla carta, ma sono diventati o stanno per diventare contratti e cantieri. Definanziarli adesso significherebbe arrecare un danno enorme a tutti gli operatori, pubblici e privati».
Anche per i Programmi innovativi per la qualità dell’abitare (Pinqua), volti a ridurre il disagio abitativo e insediativo e collocati come i Pui all’interno della missione 5 del Pnrr, il percorso sta proseguendo. Sul territorio metropolitano ne sono stati approvati due, “resiDenza-resiLIenza” che coinvolge 9 enti locali per circa 18 milioni di euro e un totale di 36 interventi e “Ricami urbani”, che coinvolge 5 enti locali per un importo di poco superiore a 17 milioni di euro per 15 interventi .
La difficoltà a far partire i progetti è stata legata alla necessità di interlocuzione con il Ministero delle infrastrutture e trasporti per trovare una soluzione per gli interventi in origine a carico di soggetti privati (poi non ammissibili in base alle regole Pnrr la cui applicazione è stata disposta in un secondo momento). Anche in questo caso però 40 interventi hanno già preso il via e sono nelle condizioni di rispettare la deadline del 31 dicembre 2023 per le aggiudicazioni.
«Per i Pinqua - sottolineano Suppo e Cambursano -, fortunatamente non è previsto lo stralcio dal Pnrr, ma ci aspettiamo una fattiva collaborazione del Ministero per consentire di portare al traguardo anche gli interventi che sono partiti in ritardo».
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