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Olimpiadi 2026, fine dei sogni di Torino: il bob si farà all'estero

Questa mattina l'annuncio del presidente del Coni Giovanni Malagò: bocciate sia Cortina che Cesana

Olimpiadi cesana bob

Dopo quelle del 2006, Cesana avrebbe voluto ospitare anche le Olimpiadi del 2026

Addio ai sogni olimpici di Torino e Cesana? A quanto pare sì, almeno stando alle notizie che arrivano da Mumbai in india, dove è in corso la 141ª Sessione del Comitato Olimpico Internazionale. "Due giorni fa - ha detto questa mattina Giovanni Malagò, presidente del Coni - il governo ci ha informato che per la pista del bob sta valutando l'opzione migliore e più sostenibile, ovvero spostare le gare in una sede già esistente e funzionante. Di conseguenza Milano Cortina 2026 deve individuare un'altra sede fuori dall'Italia".

Una figuraccia tremenda per il comitato organizzatore delle Olimpiadi milanesi: a memoria, è infatti la prima volta che il Paese organizzatore dei Giochi si trova costretto a rivolgersi all'estero per riuscire a disputare le gare. Un problema che, lo ricordiamo, non riguarda solo il bob visto che l'impianto ospita anche le gare di slittino e skeleton, oltre che le successive Paralimpiadi. 

Niente gare a Cortina, quindi, come era previsto nei piani originali. Ma, a quanto pare, viene escluso anche il ripescaggio dell'impianto di Cesana, che nel 2006 aveva ospitato le Olimpiadi di Torino (e che aveva pure portato bene ai colori azzurri, col trionfo di Zoeggeler). Questo nonostante l'impegno del Piemonte, che proprio in queste ore avrebbe dovuto consegnare un dossier al governo per illustrare il piano e i costi per ristrutturare e riaprire l'impianto valsusino. Uno sforzo che a quanto pare è stato inutile: il governo avrebbe già deciso. E ancora una volta l'avrebbe fatto tirando un sonoro schiaffone alle ambizioni a cinque cerchi piemontesi.

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