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CONTRO I VANDALI

Il Comune vuole 100 nuove telecamere ma per il progetto servono 150mila euro

A Nichelino: gli apparecchi sarebbero da utilizzare soprattutto per combattere i vandali

Telecamere in piazza Camandona

Telecamere in piazza Camandona

Vandali in azione nei giardini, contro le auto parcheggiate, contro gli arredi pubblici, e poche telecamere per vigilare sulla città.
A Nichelino, la città dove è stato necessario installare videocamere per salvaguardare i nuovi velobox dall’assalto dei vandali, gli occhi elettronici in azione sono “solo” 42. Si arriva a circa 65 se si aggiungono gli apparecchi mobili, ossia telecamere che possono essere utilizzate a rotazione laddove ce ne sia bisogno.

Troppo poche per vigilare su un territorio così ampio e “vivace”. Lo sa bene l’assessore alla viabilità e innovazione tecnologica Francesco Di Lorenzo, che nel cassetto custodisce un progetto di ampliamento della videosorveglianza che però, per il momento, non ha gambe per camminare. Per realizzarlo occorrerebbero dai 120 ai 150mila euro. Fondi che il Comune non ha, ma potrebbe ricavare nelle more della rendicontazione di alcuni progetti già finanziati sulla digitalizzazione. «Premesso che le telecamere oggi in uso vengono sfruttate al massimo della loro potenzialità, molto dipenderà dalla quantità di apparecchi che installeremo - spiega Di Lorenzo -. Pensavamo a 100/120 nuovi apparecchi tra telecamere di contesto, finalizzate al controllo dei semafori o di luoghi considerati sensibili dalle forze dell’ordine, e perimetrali con sistema di lettura targhe anche in notturna, da collocare sulle principali arterie cittadine per il controllo dei veicoli (assicurazioni, revisioni) e degli ingressi in città».

Fondamentale, anche per determinare i costi dell’operazione, sarà l’adozione di una nuova piattaforma di ultima generazione in sostituzione dell’attuale ormai obsoleta. «Passeremmo dal sistema di registrazione tramite hard disk a uno in cloud a cui si potrà accedere con credenziali o con sistema “alert” che rileva immediatamente le infrazioni (per esempio il passaggio col rosso) e permette alle pattuglie di intervenire in tempo reale – prosegue -. Inoltre il sistema permetterebbe di conservare le immagini per lunghi periodi di tempo, senza doverle scaricare o cancellare. Utilissimo in caso di indagini di polizia».

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