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L'INTERVISTA DELLA SETTIMANA

Il fuoriclasse del joypad agli Europei di Mario Kart: «Ma non guadagno nulla»

Cristiano Perona, di Cuorgnè, ha rappresentato l'Italia alla recente manifestazione continentale

cristiano perona

Cristiano Perona

Ci sono atleti che indossano guantoni o caschi, altri che corrono e saltano. E ci sono anche quelli che muovono solo i pollici. Sono i gamer, i virtuosi del joypad che stanno conquistando sempre di più la ribalta dei media e legioni di fans. Anche in provincia di Torino abbiamo uno di questi “fuoriclasse”: si chiama Cristiano Perona, ha 22 anni, vive a Cuorgnè e all’inizio di ottobre ha rappresentato l’Italia ai Campionati Europei del videogioco Mario Kart in Germania.

Cosa fai nella vita Cristiano, oltre, appunto a giocare a Mario Kart?
Studio al terzo anno della facoltà di Scienze Naturali dell’Università di Torino.

Quando ti sei avvicinato al mondo dei videogiochi e con cosa hai cominciato?
Ho cominciato a giocare quando avevo 9 anni, nel 2010, e il mio primo “amore” è stato proprio Mario Kart. Non gioco a molti altri videogiochi, mi concentro soprattutto su questo. Gioco principalmente sulla Nintendo Switch.

Quante ore al giorno dedichi al gioco?
Ho sempre giocato in maniera costante. Mediamente poco più di un’ora al giorno, se ci sono tornei importanti di più. Nel periodo Covid ovviamente dedicavo al gioco più tempo (anche fino a 4 orette). È stato in quel momento che mi sono avvicinato al mondo “professionistico” del gioco. Ho fatto molte amicizie on line e ho cominciato con le competizioni in squadra.

Quale è stato il tuo primo torneo?
È stato on line, nel 2020, durante la pandemia. Era un torneo a squadre con il team NMX, un gruppo di giocatori che frequentavano un locale a Milano, io ero l’unico ad essere fuori da quel gruppo ma mi hanno accolto bene. A quel primo torneo eravamo piuttosto inesperti, siamo stati eliminati presto. Ma non ho mollato e nei tornei successivi siamo andati sempre meglio.

Come ti sei qualificato per il torneo europeo?
C’erano tre tappe di qualificazione questa estate. Tutti si immaginano che una persona faccia qualche allenamento speciale o giochi tanto per arrivare a certi livelli. Io ho continuato a giocare come sempre. Giocavano 8mila persone per ogni tappa da tutta Europa. Le qualificazioni si svolgevano al meglio delle 24 gare. Io sono arrivato primo in 23 gare e secondo in una. Si qualificavano i primi 8 così ho staccato il ticket per la finale in Germania.

Come è stata l’esperienza del torneo europeo?
Si è svolto il 7 e 8 ottobre a Bad Vilbel, una cittadina vicina a Francoforte sul Meno, in Germania. Al torneo europeo eravamo in 24 giocatori, due soli italiani, io e un amico di Milano. Si giocava divisi in due gruppi da dodici, i percorsi sono stati sorteggiati nella giornata. Passavano alla fase finale solo i primi sei di ogni gara ed io purtroppo non ce l’ho fatta. Mi sono comunque qualificato 19°. I concorrenti erano di altissimo livello e il premio in palio faceva gola a tantissimi, chi arrivava primo infatti si sarebbe qualificato per la finale mondiale che si terrà in Giappone a gennaio e vedrà sfidarsi un rappresentante per ogni continente. Vorrà dire che sarà per la prossima volta. Devo ammettere che ero piuttosto ansioso e agitato, per la presenza del pubblico, delle telecamere. Sono comunque orgoglioso per quanto ho fatto e come sono arrivato.

Il giocare in maniera professionistica può essere una fonte di guadagno?
Io non vengo pagato, anche se mi definirei un professionista. Purtroppo in Italia siamo ancora molto indietro per quanto riguarda gli e-sport. Tra questi poi Mario Kart sicuramente non può vantare il seguito di altri giochi su Xbox o Playstation. Generalmente chi guadagna in questo settore è chi fa video mentre gioca. Ci sono persone che guadagnano dal giocare a Mario Kart ma sono negli Usa, in Francia e in Spagna, mentre diverso è il discorso per il Giappone che è la patria della Nintendo. Uno dei giocatori più forti, il nipponico Kufan, capitano della nazionale giapponese, vive di questo lavoro, postando contenuti e giocando a gare di Mario Kart. Il suo canale Youtube vanta 180mila iscritti, che sono comunque numeri bassi se confrontati ad altri youtuber specializzati in videogiochi. Io ho provato in passato a caricare le mie gare ma purtroppo a casa non ho una postazione adatta, poi computer e connessione non sono all’altezza per gestire un vero e proprio canale. Qualche contenuto lo trovate in rete delle mie performance. Comunque per ora non è un’attività redditizia: il viaggio in Germania me lo sono pagato e qualche soldo dai tornei l’ho ricavato, ma davvero poco per poterci vivere.

Prossimi appuntamenti con Mario Kart?
A dicembre potrei partecipare ad un torneo a squadre on line. Invece ho saputo che nella mia Cuorgnè in questo fine settimana hanno organizzato al Cinema Margherita proprio un torneo di Mario Kart, un’associazione del posto. Non partecipo, ma spero che serva ad attrarre molte persone e mettere in contatto i giocatori.

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