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Il progetto

Cantieri per l’area ex Carrefour, dopo 5 anni via alle demolizioni

Prevista la realizzazione di due aree commerciali, su una c'è ancora riserbo

L'area dell’ex Carrefour di via Torino

L'area dell’ex Carrefour di via Torino

Saranno due le aree commerciali che nasceranno nell’area dell’ex Carrefour di via Torino 236, a Trofarello. La prima porterà l’insegna del Mercatò Catering, mentre sulla seconda c’è ancora riserbo, ma non è escluso che nelle prossime settimane il comune possa sciogliere le riserve.

Molto probabilmente, anticipa il sindaco Stefano Napoletano, ad insediarsi sarà un’attività “non food”, che diversificherà l’offerta commerciale della zona. A testimoniare l’avvio della trasformazione dell’area abbandonata dal 2018, ossia da quando Supeco - soft discount del noto gruppo commerciale francese - chiuse i battenti a causa di una profonda crisi economica -, il movimento di ruspe e operai che in questi giorni stanno provvedendo ad abbattere le due vecchie palazzine riservate agli uffici (per un totale di 740 metri quadri). Nel progetto di riqualificazione si è infatti immaginato un uso meno impattante del cemento, con la riduzione della metratura destinata ai punti vendita.

Per l’amministrazione si tratta di un sostanzioso passo avanti rispetto a un dossier aperto da tempo e che negli anni ha subito più di uno stop (più di un operatore economico aveva manifestato interesse, salvo poi ritirarsi in sede di trattativa), che porterà non solo alla riqualificazione dell’area ma anche a un ripensamento generale della viabilità.

«In considerazione del prossimo insediamento della Lidl sullo stesso asse viario - spiega Napoletano -, si è reso necessario rimodulare anche la viabilità della zona per non interferire con la parte residenziale, specie in via San Giovanni d’Arena. E gli operatori, che avranno in carico progettazione e realizzazione, sono disponibili a collaborare. Una delle nostre richieste verte in special modo sulla zona di rifornimento che dovrà avvenire con nuovi sbocchi dal retro, per non gravare sulla viabilità cittadina».

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