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L'intervento

Palazzo Piozzo di Rosignano, sul tavolo 2,7 milioni per il restauro

Previsto un progetto di valorizzazione con la nascita, tra le altre cose, di laboratori

Palazzo Piozzo di Rosignano

Palazzo Piozzo di Rosignano

Tra i diversi progetti che la città di Rivoli sta portando avanti in ambito Pnrr, un focus particolare deve essere rivolto alla riqualificazione di Palazzo Piozzo di Rosignano, in via Fiorito, il cui progetto è stato al centro di una delle presentazioni avvenute al Centro di Conservazione e Restauro a Venaria.

Un palazzo storico, sorto nel lontano 1788 e che fu addirittura residenza del Cancelliere del Gran Priorato dell’Ordine di Malta, il notaio Carlo Francesco Canova. Gli esperti lo definiscono un “magnifico esempio di dimora dell’aristocrazia piemontese” nel XVIII secolo. Ovvero quando anche a Rivoli venivano realizzate ville a dir poco sontuose, con le cancellate a fare da “nascondiglio”. Particolare la cappella gentilizia presente al piano terra, figlia delle trasformazione del teatrino di corte. Ma anche l’atrio settecentesco, lo scalone neoclassico e il piano nobile.

Nonostante vari passaggi di proprietà e trasformazioni durante tutto l’Ottocento, oggi in quello che viene definito “rustico”, ovvero l’edificio presente all’interno del giardino, è presente l’Istituto Musicale di Rivoli, con tanto di aule, laboratori didattici e persino un auditorium che, nel recente passato, è stato sede di tanti concerti di grande respiro e prestigio.

Dopo essere diventato uno dei “beni Fai” al centro del progetto “I luoghi del Cuore”, per evitare che finisse nel dimenticatoio, recentemente, la Città Metropolitana e la Città di Rivoli sono riuscite ad ottenere i fondi necessari ad una sua riqualificazione: oltre 2.7 milioni di euro che serviranno a dare nuova linfa alla dimora, con un progetto di rifunzionalizzazione e valorizzazione del complesso architettonico come luogo di aggregazione sociale, con la nascita di spazi per laboratori e svolgimento di attività.

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