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CHIERESE

Il caos della Tari: migliaia di bollette mai consegnate

Secondo il Consorzio è colpa di presunte inadempienze della ditta a cui ha affidato la spedizione dei bollettini

Bollette

Migliaia di bollette mai consegnate

A Chieri e dintorni, molte famiglie non hanno ricevuto le bollette della Tassa Rifiuti (TaRi) in tempo per i pagamenti. Secondo il Consorzio Chierese dei servizi, che si occupa di riscuoterla, succede per via di presunte inadempienze della ditta a cui ha affidato la spedizione dei bollettini. Per questo, l’ha licenziata e segnalata all’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac). È la Velocè Industry di Funo di Argelato, provincia di Bologna. Ha vinto un appalto biennale (2023-2024) che include circa 80mila invii, dal valore di circa 80mila euro. L’accordo con il Consorzio prevede che dia conto delle attività che svolge periodicamente, elencando in un report gli avvisi di pagamento consegnati.

Analizzandoli, il direttore del Consorzio Davide Pavan si è insospettito. «Abbiamo capito che sono del tutto inattendibili. Elencavano, tra le bollette consegnate, anche quelle di alcuni nostri dipendenti, che sono certi di non averle mai ricevute».
I primi problemi erano emersi già prima dell’estate. La situazione, con il passare del tempo, non è migliorata, anzi: dal 5 ottobre, il Consorzio ha risolto il contratto con la Velocé, senza neppure pagare le ultime fatture. L’ha anche segnalata all’Anac, che gestisce un portale dove gli enti che devono appaltare un servizio possono avere riscontri su prestazioni precedenti delle aziende.

L’impresa non ci sta e si affida all’avvocato Antonio Toullier, per fare valere i propri interessi. Sta valutando di depositare un ricorso al Tribunale civile di Torino contro il Consorzio. «Non sono stati rispettati i termini per la partecipazione della Velocé alla procedura di risoluzione del contratto - rimarca - Il Consorzio ha previsto la consegna degli avvisi di pagamento con la postalizzazione ordinaria. I report accertano che un certo giorno, a una certa ora, la busta è arrivata in un certo luogo. Non è una raccomandata, non si tiene traccia di cosa sia successo alla busta dopo la consegna nella buca».

Dal Consorzio, intanto, invitano chi non ha ricevuto i bollettini a richiederli via mail. Se lo faranno subito, non dovranno pagare more né maggiorazioni.

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