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Il caso
04 Dicembre 2023 - 18:15
Gli studenti si rifiutano di entrare in classe e fanno lezione in corridoio
«In classe c’erano appena quindici gradi». Per questo i ragazzi della 5A Classico del liceo Monti di Chieri (via Montessori) hanno spostato i banchi e la cattedra in mezzo al corridoio. Per la prima parte della mattinata, i loro insegnanti hanno accettato di svolgere lì le lezioni, visto il malfunzionamento del riscaldamento in più punti della scuola. «Poi è arrivato un tecnico e i termosifoni sono ripartiti in tempo per la verifica di inglese» raccontano gli studenti.
Nelle scuole superiori chieresi, le caldaie guaste non sono una novità. Il problema riguarda anche l’istituto Vittone ed è cronico. Si ripete da anni, con intere generazioni di studenti che, a ogni inverno, si ritrovano a studiare al freddo. Meno di un mese fa, decine di liceali si erano rifiutati di entrare a scuola e avevano appeso degli striscioni alle cancellate d’ingresso.
La Città Metropolitana, proprietaria degli edifici scolastici, aveva fatto sapere che si erano formate delle sacche d’aria in un impianto di riscaldamento, compromettendolo. Di lì a poco, i termosifoni si erano scaldati. Ma ecco nuovi problemi al Vittone, dove la scorsa settimana altre classi si sono rifiutate di entrare nelle aule, ritenute troppo fredde soprattutto nella sede associata che ospita l’indirizzo dei servizi commerciali.
Come nel caso di questa mattina, spesso i disagi più significativi si verificano al lunedì, dopo lo spegnimento degli impianti durante il fine settimana. Lo scorso gennaio, i rappresentanti del Consiglio d’istituto del Monti avevano rappresentato il problema ai vertici della Città Metropolitana, chiedendo una soluzione definitiva. In quel periodo, erano state programmate alcune manutenzioni. Altre sono attese durante le vacanze di Natale. In attesa di interventi strutturali, gli studenti valutano nuove forme di protesta.
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