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CHIERI

Le scuole sono al freddo, studenti e famiglie protestano

Appena 16 gradi in aula, la Città metropolitana interviene sugli impianti

Anche gli striscioni ieri mattina per protestare contro il freddo

Anche gli striscioni ieri mattina per protestare contro il freddo

Il riscaldamento non funziona, le aule sono fredde e gli studenti protestano.

Succede nelle scuole superiori di Chieri, in via Montessori: liceo Monti e istituto Vittone. In entrambi, i problemi alle caldaie sono storici e cronici. Si ripetono quasi ogni anno, soprattutto nelle prime settimane dall’accensione dei termosifoni.
Le normative prevedono una temperatura di 19 gradi. «La mia classe è quasi sempre all’ombra e, al mattino, non arriviamo neanche a sedici» quantifica un allievo della sezione linguistica. Per questo, ieri mattina, alcune decine di liceali hanno inscenato una protesta. Alle 8 si sono radunati fuori dall’ingresso, senza entrare a scuola. Hanno appeso due striscioni alle cancellate: “Abbiamo freddo” e “Il clima si riscalda, la scuola si raffredda”. Tra loro c’è anche il nuovo rappresentante degli studenti Federico Madaro. «In classe fa freddo da diversi giorni - segnala - Questo problema si ripete ogni anno. Nelle prossime settimane, le temperature scenderanno ancora. Dobbiamo risolverlo al più presto».

Al Vittone non ci sono manifestazioni, ma anche lì, soprattutto nelle classi del tecnico turistico, i termosifoni non funzionano o funzionano male. Lo ammette anche la Città Metropolitana, proprietaria degli edifici scolastici: «Stiamo avendo una grossa difficoltà a garantire un’adeguata temperatura». Nelle scorse settimane, l’ente aveva messo le mani avanti: «Potrebbero presentarsi dei piccoli disservizi. Dobbiamo tarare gli impianti ed è possibile farlo solo quando vengono avviati». Nelle scuole chieresi si è trattato di veri e propri guasti: alla sezione turistica del Vittone, si è bruciato un termostato che ha mandato in corto un motore. Proseguono dall’ex Provincia: «Al Monti, nelle macchine dell’impianto ad aria, si sono formate delle sacche d’aria che hanno fermato il regolare funzionamento, Oggi (ieri, ndr) completeremo le operazioni di sfiato dei termosifoni, appena le aule saranno libere».

Il problema è noto da tempo. A gennaio, proprio per questo, il Consiglio di istituto del Monti aveva ottenuto di essere ricevuto dalla Città metropolitana. «Dobbiamo ragionare su soluzioni strutturali - scandiva il rappresentante dei genitori e presidente del consiglio, Francesco Paese - L’impianto è datato e spesso non funziona come dovrebbe. Non dobbiamo solo rimediare ai guasti, ma pensare all’efficientamento energetico. Così si potrebbero anche ridurre i consumi». In quel periodo, erano state programmate alcune manutenzioni. Altre sono attese durante le vacanze di Natale, in attesa di interventi strutturali.

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