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IL FATTO

Turismo, cultura e sport: Ivrea si “allea” con Aosta

Siglato il patto tra i due Comuni, si partirà con il prossimo Carnevale

Turismo, cultura e sport: Ivrea si “allea” con Aosta

Stretta di mano tra i sindaci delle due città

Siglato il patto tra le città di Aosta e quella di Ivrea che collaboreranno per eventi culturali, manifestazioni e strategie territoriali.

Questa mattina i sindaci Matteo Chiantore di Ivrea e Gianni Nuti di Aosta hanno sottoscritto un protocollo d’intesa presso la sala dorata del municipio eporediese. «Nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità, diceva Albert Einstein - ha dichiarato il primo cittadino Chiantore - è così che è nata questa intesa, quando due persone come me e il sindaco Nuti ci siamo incontrati per parlare delle difficoltà legate ai lavori del traforo e delle ricadute sui nostri territori. Abbiamo capito che c’erano molti elementi che ci univano e che avremmo potuto collaborare per migliorare l’offerta culturale e turistica delle nostre zone». Si tratta di un accordo triennale «che vogliamo rendere fin da subito effettivo. Ad esempio in occasione dello storico Carnevale e della battaglia delle arance riserveremo uno spazio per il padiglione della città di Aosta nel villaggio arancione, ma potremmo anche collegare le valli alpine più vicine di Gressoney e Champoluc con Ivrea nei giorni della battaglia».

L’intesa segna un passo significativo verso una collaborazione congiunta finalizzata allo sviluppo di iniziative e progetti nel panorama culturale, turistico e sportivo. Questo patto andrà a vantaggio di entrambi i comuni, riconoscendo innanzitutto la stretta connessione tra i rispettivi territori non solo dal punto di vista geografico, ma anche culturale e turistico. Entrambi i territori vantano ricchezze ambientali, paesaggistiche, storiche, artigianali e culturali, proponendosi l’obiettivo comune di potenziare l’offerta culturale e turistica, rendendola accessibile sia ai residenti che ai visitatori esterni. Questo attraverso politiche mirate alla valorizzazione delle identità locali, delle tradizioni, alla salvaguardia del patrimonio architettonico e alla tutela del territorio e delle produzioni autoctone. «Abbiamo molti personaggi e storie comuni - afferma il sindaco di Aosta - a partire da Olivetti e dalla sua visione filosofica ed industriale che avrebbe interessato anche la Bassa Valle. Uno stesso antico passato con l’eredità romana e pre-romana di comunità molto legate tra loro. L’intento è che questa intesa sia molto di più di uno sterile pezzo di carta ma una proficua e concreta collaborazione tra le nostre città».

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