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IN PROVINCIA DI TORINO

Addio ad Argo e Fiamma, i cani del rifugio uccisi da un bracconiere

Sull'episodio intervengono anche gli animalisti: "Fatto di una gravità sconcertante"

Argo e Fiamma

Argo e Fiamma erano nati e cresciuti sulle montagne di Perrero

Uccisi a colpi di fucile mentre erano a passeggio in montagna con il loro padrone. È quanto accaduto sabato ad Argo e Fiamma, i due cani del gestore del Rifugio Lago Verde, sulle montagne di Perrero.  Uno dei due è morto sul posto, mentre il secondo, ferito sul dorso, è deceduto nella clinica veterinaria in cui è stato subito portato nel disperato tentativo di salvarlo.  Il proprietario è riuscito a vedere l'uomo che ha sparato. Dall'abbigliamento che indossava pare fosse un cacciatore che, considerato il periodo, probabilmente era a caccia di cervi. 

Il rifugio Lago Verde

Di soli tre anni, erano nati e cresciuti a Perrero, in val Germanasca, dove si trova il rifugio del proprietario.“Li ha uccisi un uomo identificabile come un cacciatore che poi è fuggito” spiega il proprietario di Argo e Fiamma. “No! Non vogliamo un mondo così! Non vogliamo non poter frequentare i nostri sentieri e boschi in sicurezza! Non vogliamo che le nostre passeggiate si trasformino in tragedie! Questo vuole essere un invito per tutti alla riflessione”. 

“Il fatto è di una gravità sconcertante e ripropone problema gravissimo della sicurezza di chiunque frequenti i luoghi aperti durante la stagione di caccia la quale, a seguito di plurimi aggiustamenti normativi, si protrae con continuità quasi perfetta durante tutto l'anno - aggiunge in una nota stampa la LAC di Pinerolo -. Pur esprimendoci da una posizione di contrarietà all'attività venatoria, riteniamo che sia interesse degli stessi cacciatori non annoverare tra le proprie fila persone che si comportano con tale inaudita crudeltà”. 

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