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IL CASO
11 Dicembre 2023 - 19:42
Tina è un incrocio tra un maiale vietnamita e un cinghiale
Più di 150mila firme per salvare Tina dall’abbattimento. Mercoledì 13 dicembre il Tar del Piemonte stabilirà se la maialina, nata da un incrocio tra un maiale vietnamita sfuggito al controllo della sua famiglia e un cinghiale, potrà o meno continuare a vivere.
La piccola Tina è stata adottata a pochi giorni di vita da Gabriele Zalando che, dopo aver letto un appello su Facebook per la cucciolata indesiderata, l’aveva portata a vivere con sè e i suoi cani a Castelletto Sopra Ticino (Novara). Nell’agosto del 2022 però, i servizi veterinari della Asl di Novara si sono presentati a casa sua ordinandogli di rinchiudere Tina e separarla dai cani con cui era cresciuta, per ragioni di sicurezza e prevenzione della diffusione della peste suina africana. Dopo un nuovo controllo, lo scorso gennaio, i servizi veterinari si sono ripresentati a casa di Gabriele e, riscontrando la mancanza di una doppia recinzione, anziché prescriverla e dargli il tempo di realizzarla, hanno imposto l’uccisione di Tina. Imposizione mai ritirata, nonostante Gabriele avesse realizzato l’opera.
Della situazione di Tina si sta ora occupando l’avvocato Angelita Caruocciolo che ha presentato ricorso al Tar di Torino. «La Asl di Novara sanziona con la soppressione di Tina e, dunque, di una vita la presunta mancata registrazione dell’animale nella Banca dati nazionale, quando la legge prevede una sanzione restrittiva e, al massimo, una sanzione pecuniaria. L’aberrazione della decisione del dirigente - spiega l’avvocato - è provata anche dal risultato (negativo) delle analisi cliniche effettuate su Tina dalla stessa Asl». «Non esiste nessuna motivazione che giustifichi il privare della vita un animale sano, equilibrato e gestito nel rispetto delle norme del caso - conclude Gabriele -. Mi auguro che mercoledì in aula prevalgano buon senso ed umanità».
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