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Multe per chi sporca

Striscia la Notizia illumina Carmagnola: il Dna dei cani contro l'inciviltà urbana

Una battuta di Ezio Greggio trasforma la storia raccontata da TorinoCronaca in fenomeno nazionale: la genetica al servizio della comunità.

Ezio Greggio e Enzo Iaccheti a Striscia (Fonte Mediaset)

Ezio Greggio e Enzo Iaccheti a Striscia (Fonte Mediaset)

Il famoso programma di satira di Canale 5, "Striscia la Notizia", ha messo in luce, durante l'ultimo fine settimana, un'iniziativa all'avanguardia promossa dal Comune di Carmagnola: il progetto di catalogazione genetica dei cani per affrontare il problema degli escrementi lasciati incustoditi sul suolo pubblico. 

Una notizia che vi avevamo dato proprio noi di TorinoCronaca, e che potete leggere qua sotto. Ma cosa ha detto di preciso Ezio Greggio? Scopriamolo.

Ezio Greggio, volto noto della trasmissione, ha sollevato l'attenzione su questa iniziativa, descrivendola con tono ironico ma efficace: "Amici, questa notizia è incredibile: a Carmagnola, piccola cittadina in provincia di Torino, hanno introdotto il test del Dna sulle feci canine per identificare e sanzionare i proprietari negligenti". E non ha mancato di chiudere il suo intervento con una battuta che ha fatto il giro dei social network, diventando subito virale: "Porca paletta!"

L'introduzione di questa tecnologia non solo ha suscitato l'interesse dei media, ma ha anche stimolato la curiosità di numerosi amministratori locali in tutta Italia, ansiosi di comprendere meglio il funzionamento del progetto e di valutare la possibilità di adottarlo nelle proprie città. Massimiliano Pampaloni, assessore all'igiene urbana di Carmagnola, è stato sommerso di telefonate da parte di colleghi di comuni grandi e piccoli, tra cui spicca l'ultimo interessato, la città di Jesi nelle Marche, tutti desiderosi di replicare l'esperimento nel tentativo di migliorare la pulizia e la vivibilità urbana.

"Con il Dna di Fido, io mi fido!" è un innovativo sistema di rilevazione basato sul DNA canino sta rivoluzionando il modo in cui il comune affronta il problema delle feci di cane lasciate incustodite. 

Lanciato nel 2018, il programma ha richiesto anni di sviluppo per affinare un metodo efficace che potesse tracciare le origini delle feci abbandonate direttamente ai loro proprietari tramite l'analisi del DNA.

L'approccio adottato da Carmagnola si basa su un'attenta raccolta e analisi dei campioni di feci abbandonate, confrontati con il database genetico dei cani registrati presso il comune. Questo permette di identificare inequivocabilmente i proprietari dei cani responsabili dell'abbandono delle deiezioni, facilitando l'emissione delle multe.

L'analisi viene effettuata in collaborazione con l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, che supporta il comune nell'elaborazione scientifica dei dati. Grazie a questa partnership, il processo di identificazione si avvale di tecniche avanzate per garantire l'affidabilità dei risultati.

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