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VIABILITA'

Una galleria dell'A32 chiude per sei mesi. Code e disagi fino alla fine di agosto

Chiude da domani per un cantiere la galleria di Mompantero sulla Torino-Bardonecchia

La galleria di Mompantero

La galleria di Mompantero

Disagi, rallentamenti e code. Li preannuncia sulla A32 Torino-Bardonecchia la stessa Sitaf per un periodo decisamente prolungato: da domani e fino al 31 agosto.

Gli automobilisti che periodicamente percorrono l'autostrada probabilmente potrebbero rispondere con una battuta tipo «E quale sarebbe la novità?» visto che l'A32 è sempre piuttosto trafficata, soprattutto alla domenica con il rientro degli sciatori, e i tanti cantieri non aiutano, così come i problemi del traforo del Monte Bianco, le cui chiusura causano il riversamento sull'A32 di Tir e auto dirette in Francia. Questa volta però il problema rischia di essere più grosso, perché un nuovo cantiere obbligherà Sitaf a chiudere per più di sei mesi la galleria di Mompantero.

Nel dettaglio, come spiega Sitaf, a chiudere sarà la galleria in direzione Bardonecchia. Il traffico verrà deviato sulla carreggiata opposta, quindi nella galleria in direzione di Torino sarà istituito il doppio senso di circolazione. Inevitabili quindi i disagi sia per chi viaggia verso Torino, sia per chi è diretto in montagna o verso il Frejus.

Proprio nei giorni scorsi, i Presidenti delle Unioni Montane Valle Susa, Alta Valle Susa e Comuni Olimpici Via Lattea avevano chiesto un confronto a Sitaf dopo l'entrata in vigore dell’aumento delle tariffe autostradali: +2,3% nei caselli di Avigliana e Salbertrand della Torino-Bardonecchia e +5,1% al Tunnel del Frejus. Una situazione giudicata fortemente penalizzante dalle amministrazioni di Unione Montana Valle Susa, Unione Montana Alta Valle Susa e Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, che hanno quindi richiesto «a SITAF S.pA. un incontro urgente per discutere quali possano essere le migliori soluzioni per il territorio». La lettera a firma dei Presidenti, rispettivamente Pacifico Banchieri, Mauro Carena e Maurizio Beria D’Argentina, riparte dai risultati del recente tavolo con Prefettura, Regione Piemonte e Città Metropolitana, in cui erano emerse «criticità in tema ambientale, sicurezza della viabilità e disagi per i cittadini, derivanti dalla concomitanza dell’incremento del traffico pesante periodicamente dirottato dal traforo del Monte Bianco durante i lavori di manutenzione». Disagi a cui, in questo inizio 2024, si va a sommare l’aggiornamento tariffario. In proposito, scrivono i Presidenti: «Tali aumenti, pur legittimi, appaiono fortemente penalizzanti per il nostro territorio, di fatto costretto a convivere con alti volumi di traffico e con tutti i problemi da esso conseguenti senza che vi sia alcun ritorno».

 

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