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Il caso

Campi a pezzi, buche e tetti rotti: «Qui il degrado la fa da padrone»

Pioggia di lamentele dalle frazioni Tetti Francesi e Gerbole: «Serve un cambio di rotta»

Campetto a pezzi

Campi a pezzi, buche e tetti rotti: «Qui il degrado la fa da padrone»

Immondizia, tetti pericolanti, tegole cadute e in procinto di cadere dai tetti, campetti da basket che perdono letteralmente i pezzi. Incuria e degrado lamentato dai cittadini di Tetti Francesi e Gerbole, entrambe frazioni di Rivalta. Entrambe, secondo l’opinione di chi vi abita e di chi ha raccolto lamentele e rimostranze, lasciate a se stesse.

E intanto - spiegano i cittadini - aumenta la sensazione di insicurezza e incuria. Una situazione impietosa documentata anche dal consigliere di opposizione Michele Colaci che si è fatto portavoce di una situazione che, documentata anche sui social, non pare destinata a migliorare. Almeno nell’immediato. «Nonostante le segnalazioni dei cittadini - spiega Colaci - il degrado urbano e sociale nelle frazioni di Gerbole e Tetti Francesi cresce».

Poi si dilunga in accurate descrizioni: «A Gerbole, percorrendo il cammino pedonale lungo le Casermette, si notano tegole traballanti che potrebbero cadere sulle teste di chi passeggia. Una è già caduta», precisa. E prosegue: «Giardino di via Toti e locali della bocciofila: la situazione è quella documentata. Degrado, lavori mai eseguiti, lavori da completare e, anche qui, tetto con tegole pericolanti».

Non va meglio a Tetti Francesi. Anche qui sporcizia e incuria sono di casa, con situazioni di pericolosità alla fermata del bus della linea 5 e del parcheggio Fiat «dove almeno una volta alla settimana la viabilità pubblica è modificata a causa del mercato - prosegue il consigliere -. Anche qui la via d’accesso al piazzale è quasi impraticabile a causa di veri e propri crateri che si sono formati a causa del tempo e dalla poca manutenzione. Molti hanno danneggiato le proprie auto».

Situazioni note all’amministrazione che, proprio per le Casermette, aveva messo a punto un ampio progetto di riqualificazione che prevedeva, per l’area di 106 metri quadri tra gli stabilimenti Avio e Fiat, l’insediamento di 18 nuovi alloggi popolari (gestiti da Atc) ed edifici destinati a servizi al posto degli ex depositi militari. Oltre alla realizzazione di un grande polmone verde con spazi per la socialità e l’incontro. Un progetto nato per ricucire i due quartieri limitrofi. E in effetti nel 2021 venne inaugurato il “social park”, primo tassello del progetto di rigenerazione urbana destinato ai giovani con proposte ed eventi. Ma il progetto di riqualificazione degli edifici, ancora attende.

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