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Il caso

Crisi del Consorzio Chierese, sospesi gli assegni ai disabili

La replica del presidente dell’ente: «Abbiamo delle difficoltà operative»

Consorzio Chierese

Consorzio Chierese

I versamenti degli assegni di cura per i disabili sono sospesi e i pagamenti per le cooperative che operano sul territorio sono in ritardo. Ecco alcune delle conseguenze concrete della crisi che sta attraversando il Consorzio dei servizi socio assistenziali del Chierese, che si occupa dei cittadini in situazioni di disagio in venticinque Comuni.

Parlarne con la direttrice Franca Lovaldi è impossibile. Non ha tempo, sostiene, per dare spiegazioni. Lascia detta una sola cosa, tramite la centralinista della sede amministrativa dell’ente: «Non ci sono ritardi nella distribuzione degli assegni di cura che riguardano le persone anziane. Il problema riguarda solo quelli per le persone disabili». Alla sorella di uno di loro che ha chiesto un colloquio con la direttrice per ricevere spiegazioni, è stato risposto che non è possibile fissare un appuntamento in tempi brevi.

Al Consorzio non è ancora stato deliberato il bilancio di previsione 2024. Si tratta di uno dei documenti cruciali per ogni ente pubblico, con cui si stimano e si pianificano le entrate e le uscite. Andrebbe approvato entro il 31 dicembre, ma anche l’incontro dell’Assemblea dei sindaci previsto a gennaio per votarlo è stato rinviato. Per questo, dal 1 gennaio, è scattato l’esercizio provvisorio. È questa la causa dei versamenti sospesi e dei ritardi nei pagamenti? «Abbiamo delle difficoltà operative - ammette il presidente dell’ente Giovanni Ghio - La verifica delle coperture possibili con l’avanzo di bilancio dell’anno scorso si sta rivelando complessa, visto che il personale che dovrebbe occuparsene non è in servizio».

Da qualche settimana, infatti, l’ex responsabile dei servizi finanziari ha chiesto e ottenuto il trasferimento in un altro ente pubblico, mentre la revisore dei conti ha rassegnato le dimissioni. Restano anche le ombre generate dalla relazione di Lovaldi che, lo scorso ottobre, in una commissione consiliare a Chieri, aveva dichiarato un buco in bilancio da un milione di euro nei bilanci del Consorzio. Poi aveva fatto marcia indietro e smentito. Intanto, diversi assistenti sociali hanno esternato il loro malessere e denunciato il clima pesante che si respirerebbe all’interno dell’ente.

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