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NICHELINO

Arrivano i rinforzi al Centro di salute mentale ma i pazienti continuano a restare in coda

Non si fermano le polemiche in quanto i medici non prendono in carico nuovi casi

Una recente manifestazione di protesta

Una recente manifestazione di protesta

Due psichiatri assunti e due specializzandi per i quali è attesa l’autorizzazione dell’Università per attivare la conclusione del percorso formativo presso la Asl To5, ma il Centro di salute mentale di Nichelino continua a non prendere in carico nuovi casi.

Approda nuovamente in consiglio regionale la querelle sulla carenza di organico della psichiatria nichelinese. Il servizio, chiuso a dicembre senza preavviso, era stato riaperto a gennaio dopo un sit-in delle famiglie dei pazienti e della politica locale. Inizialmente per 2 giorni a settimana, poi estesi a 5. In quell’occasione in un incontro con i sindacati l’Asl si era impegnata a integrare l’organico (era stato indetto un bando di assunzione) ma, sostiene il consigliere regionale del Pd Diego Sarno, «a oggi la situazione resta critica: non vengono presi in carico nuovi pazienti e quelli già seguiti hanno liste di attesa pari a 3-4 mesi. Inoltre si è appreso che il personale non è stato incrementato ma semplicemente trasferito da Chieri a Nichelino».

Secondo il consigliere, il Centro sarebbe sotto organico di 13 psichiatri sui 31 necessari. «Attualmente sono in servizio 20 medici e sono 4 i pensionamenti - è la replica dell’assessore Luigi Icardi –. Il servizio è sempre stato garantito anche dal Centro di Moncalieri. Infine è stata rinforzata l’assistenza domiciliare e rinvigoriti i meccanismi di accoglienza, triage e recupero dei drop out e garantita la presenza giornaliera al Csm di Nichelino». Intanto, in attesa dell’arrivo di specializzandi, Utim e Cittadinanzattiva Vinovo hanno raccolto mille firme per chiedere maggiore impegno per garantire assistenza adeguata alle persone con disturbi psichiatrici.

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