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Il reportage

Quei treni abbandonati al loro destino e sparsi tra mezzo Piemonte

Entrati in servizio in occasione delle Olimpiadi Invernali del 2006, sono oggi fermi ai box

Semplicemente imbrattati dai writers, nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore vandalizzati, diventati l’oggetto del desiderio di qualche ragazzino o amante del brivido. In cerca di fama, di un tag, di un video da pubblicare poi su uno dei tanti social che spopolano oggi. Germagnano, Mathi, Cirié, Rivarolo e (anche) Fossano.

Sfogliando la margherita delle stazioni - e dei depositi - di mezzo Piemonte ci si può imbattere in alcuni treni fermi ai box, apparentemente in buono stato eppure nonostante tutto accantonati in un angolo. Si tratta di 19 mezzi soprannominati da Trenitalia, a suo tempo, “elettrotreni” Minuetto. Il treno, le cui linee stilistiche sono state disegnate a Torino dalla Italdesign, è stato costruito in Italia da Alstom Ferroviaria negli stabilimenti italiani ex Fiat Ferroviaria, a Savigliano. Ma non solo.

LA STORIA

Acquisiti dal Gruppo Torinese Trasporti a partire dal 2004. Entrati in servizio sulle linee ferroviarie Torino - Ceres e Canavesana, in occasione delle Olimpiadi Invernali del 2006. Usati per servizi ferroviari su tratte suburbane, regionali ed interurbane, pensati per sostituire le ormai obsolete automotrici di vecchia generazione e per incrementare il livello qualitativo offerto sui servizi locali. Poi improvvisamente accantonati a seguito della realizzazione del nuovo passante ferroviario di Torino.

Le elevate emissioni, infatti, sono risultate incompatibili con le nuove infrastrutture sotterranee. Nell’ottobre 2007, inoltre, alcuni convogli sono stati ritirati a causa di un’anormale usura delle ruote rilevata nelle manutenzioni periodiche. I veicoli erano in servizio su sei linee regionali nella zona di Asti, Alessandria, Cuneo e Novi Ligure, oltre che nella Valle d’Aosta, ed il problema risultava accentuato dalla tortuosità delle linee ferroviarie piemontesi e valdostane. E qui si conclude la storia, il presente parla di ripetutti atti di vandalismo e degrado. E della recente denuncia della capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione Piemonte, Sarah Disabato, che ha presentato, sul tema, un question time. Parlando di uno spreco pari a 133 milioni, praticamente 7 a treno. Numeri che si commentano da soli.

IL PRESENTE

L’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, tuttavia, ha rassicurato che la Regione ha stanziato 25 milioni di euro in favore di Agenzia della Mobilità Piemontese per il recupero dei treni, facendo attente valutazioni economiche e temporali. Allo scopo di utilizzarli su qualche linea, al momento, più carente.

Consideriamo che, al momento, Trenitalia utilizza per l’esercizio sulla SfmA Ciriè-Germagnano elettrotreni Minuetto più datati e con un chilometraggio maggiore rispetto a quelli acquistati da Gtt. Insomma il futuro appare nebuloso, ma tutto è possibile. Anche vederli tornare in servizio nel più breve tempo possibile. Con buona pace dei vandali e di chi, a suo modo di vedere correttamente, ha scambiato i convogli per dei murales. O per dormitori notturni, non sarebbe nemmeno una novità.

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