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Il caso

Stalking ai vicini di casa, un anno di carcere per due ultrasettantenni

Dispetti, rumori molesti e secchiate d’acqua giù dal balcone sono costati cari ai due anziani

Stalking ai vicini di casa, un anno di carcere per due ultrasettantenni

Stalking ai vicini di casa, un anno di carcere per due ultrasettantenni

Per una coppia di giovani sposi e i loro bambini, la vita nell’appartamento appena comprato a Chieri si era presto trasformata in un incubo: dispetti, rumori molesti e secchiate d’acqua giù dal balcone. Il tutto per mano dei coniugi ultrasettantenni che abitavano al piano di sopra: Leonardo Lagrasta e Antonietta Palladino.

Venerdì, la Corte d’Appello di Torino li ha condannati a un anno di carcere per stalking, confermando la sentenza di primo grado contro cui avevano fatto ricorso. Le vittime, assistite dall’avvocato Federico Schettini, avevano querelato i vicini il 16 dicembre 2020. Avevano traslocato da meno di un mese e il rapporto con i coniugi Lagrasta si era già compromesso, tanto da rendere più volte necessario l’intervento delle forze dell’ordine.

Le carte del processo raccontano di terra e avanzi di cibo ritrovati al pian terreno, il cancello d’ingresso sbattuto con forza anche se è confinante con la camera da letto dei figli piccoli della giovane coppia, le luci delle scale allacciate al contatore del pian terreno e lasciate accese più a lungo del necessario, frasi minacciose. L’accusa si basa anche su registrazioni audio e video.

«Andate via e vendete la casa: qui i padroni siamo noi» avrebbero pronunciato gli imputati ai nuovi vicini di casa.
Il motivo di queste tensioni? Sembra che Lagrasta e Palladino fossero interessati ad acquistare l’appartamento sotto al loro e, per questo, infastiditi dall’arrivo dei vicini. Tramite il loro avvocato Livio Vezzoso, però, hanno sempre smentito questa ricostruzione, sostenendo che i loro rumori fossero quelli di una vita ordinaria. Non è bastato per ottenere l’assoluzione, neppure in secondo grado.

Intanto, marito e moglie condannati hanno cambiato casa e lasciato il loro appartamento ai due figli. Tranquillità ritrovata? Nient’affatto. Da questi, la vigilia di Natale, è partita una denuncia per minacce nei confronti del vicino, rapidamente archiviata dal Tribunale. Come conseguenza, con l’avvocato Schettini, il vicino ha sporto denuncia per calunnie e sono in corso le indagini preliminari.

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