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L'annuncio
25 Maggio 2024 - 04:20
Prima le 10mila multe in due mesi, poi le polemiche rimbalzate in tutta Italia e l’esposto a Procura e Corte dei conti. E ora la notizia che migliaia di automobilisti sognavano di ricevere: «Abbiamo vinto il primo ricorso contro l’autovelox di strada Fontaneto» annuncia Mario Gatto, presidente di Globoconsumatori, associazione che da settimane lotta contro l’impianto al confine fra Chieri e Santena. «Ed è solo l’inizio: ne abbiamo presentati quasi 500, che ora potrebbero essere accolti tutti». E anche il Comune potrebbe decidere di spegnere o spostare il velox che ha fatto discutere mezza Italia.
Eppure, in strada Fontaneto 131, un impianto di rilevazione esiste dal 2010. Dal 10 febbraio, però, il vecchio apparecchio è stato sostituito da uno più sofisticato e soprattutto “raddoppiato”: a differenza del precedente, inquadra e multa su entrambi i sensi di marcia.
E’ per questo che, nel giro di tre mesi, il velox ha prodotto 10mila multe, di cui circa il 60% nella direzione che prima non era controllata. E qualcuno ne ha collezionate a decine prima di ricevere i primi verbali: «Una signora chierese è arrivata addirittura a 52» ricorda Gatto.
A quel punto si sono attivate trasmissioni televisive nazionali e associazioni del settore, come AltVelox: il gruppo, che a livello nazionale si batte per la tutela degli automobilisti, ha presentato un esposto contro l’impianto chierese. Invece Globoconsumatori ha raccolto centinaia di “vittime del velox” e ha presentato una raffica di ricorsi al giudice di pace di Torino. Che giovedì si è espresso sulla prima di quasi 500 cause, dando ragione al multato e accogliendo almeno una delle quindici criticità segnalate dall’associazione: «Appena depositerà la sentenza, leggeremo quale ha accolto - conclude Gatto - Il punto principale è l’ordinanza con cui, un mese fa, la Cassazione ha sancito che i velox devono essere omologati e non solo autorizzati».
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