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Valsusa
01 Giugno 2024 - 11:30
Grosso incendio al deposito Acsel di Bruzolo
Un altro raid firmato dai No Tav. Questa volta a farne le spese è la Acsel, un’azienda strategica, si occupa infatti della raccolta rifiuti in 37 Comuni della Val di Susa. È forse questo il dato principale da cui partire per analizzare il maxi incendio che, nella notte tra venerdì e sabato, lungo la Statale 25, ha devastato il parco mezzi del deposito di Bruzolo.
Un blitz in pieno regola, firmato da un commando. Un blitz che avrà inevitabili ripercussioni sul lavoro dell’azienda: automezzi e cassonetti sono andati completamente distrutti.
COSA E' SUCCESSO
L’incendio, stando a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, è scoppiato intorno a mezzanotte: le fiamme hanno causato danni ingenti. E riportato alla mente un altro episodio analogo e doloroso, ossia il rogo precedente scoppiato nel 2013. Proprio nello stesso deposito Acsel. Tuttavia, rispetto a 11 anni fa, questa volta le fiamme non hanno davvero lasciato scampo al parco vetture, causando danni significativi
Otto automezzi utilizzati per la raccolta dei rifiuti sono andati completamente distrutti, insieme a numerosi cassonetti in plastica che si trovavano nelle vicinanze. L’allarme è scattato immediatamente. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti prontamente i vigili del fuoco, la squadra 91 e il nucleo Nbcr (Nucleare, Biologico, Chimico e Radiologico), giunti da Torino, supportati dai volontari di Borgone e Bussoleno. La rapidità e la professionalità del loro intervento hanno evitato che l’incendio si propagasse ulteriormente, mettendo in sicurezza l’area circostante.
LE CAUSE
Le cause dell'incendio sono ancora in fase di accertamento. La Digos della polizia e il Nucleo radiomobile dei carabinieri di Susa, intervenuti a Bruzolo, stanno conducendo le indagini per determinare se si sia trattato di un incidente o di un atto doloso. Su uno dei mezzi si intravede la scritta "Sitalfa = mafia", impresa di costruzioni la cui sede è poco distante, fatta verosimilmente con una bomboletta spray.
SCRITTE NO TAV
Ma risultano anche scritte "No Tav", una probabile rivendicazione contro Acsel e Sitalfa: la prima è l'azienda che si occupa della raccolta rifiuti in tutta la Valle, la seconda è una partecipata di Sitaf, società che gestisce la Torino-Bardonecchia e sta realizzando opere legate all'alta velocità. Proprio ieri sera si è tenuta una manifestazione del movimento No Tav al cantiere di San Didero: è la seconda nel giro di dieci giorni, "antipasti" della grande protesta annunciata proprio ieri al grido di "liberiamoci dai tentacoli di Sitaf e Tav". L'appuntamento è per sabato 15 giugno a Susa.
E a poche ore dal rogo, questa volta sui social, è scomparsa la seguente frase: “Il vento della Val di Susa ha sospinto in alto i cori contro la nuova devastazione che Sitaf e Telt stanno portando avanti”. Non certo una dichiarazione d’amore.
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