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Mattie
20 Giugno 2024 - 12:38
Proteste a Mattie: richiesta di proroga per la valutazione del progetto della discarica di amianto (foto di scena)
Il progetto della nuova discarica di amianto a Mattie aveva già suscitato malumori e proteste dei residenti tanto da destare preoccupazioni e richiedere maggiori approfondimenti.
Ora Mario Cavargna, consigliere di Pro Natura Piemonte, ha inviato una lettera al presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, al Dipartimento ambiente e vigilanza ambientale Vas e Via, e alla Città Metropolitana di Torino, chiedendo una proroga di 60 giorni per presentare le osservazioni sul progetto.
Nella lettera, Cavargna sottolinea che l'articolo 1 della Legge Regionale 13/2013 rimanda esplicitamente alla Legge 152/2006, che all'articolo 24 comma 4 recita: "Entro il termine di sessanta giorni dalla presentazione di cui all'articolo 23, chiunque abbia interesse, può prendere visione del progetto e del relativo studio ambientale e presentare le proprie osservazioni". Questo punto è fondamentale, poiché il termine di 60 giorni è considerato necessario per permettere una valutazione approfondita del progetto.
Un altro punto critico sollevato da Mario Cavargna riguarda la mancata divulgazione pubblica del progetto. Il comma 1 dell'articolo 23 della Legge 152/2006, noto come "Codice dell'Ambiente", specifica che l'istanza deve essere accompagnata dal progetto definitivo, dallo studio di impatto ambientale, dalla sintesi non tecnica e da una copia dell'avviso a mezzo stampa. Cavargna evidenzia che quest'ultimo atto non è stato compiuto, rendendo di fatto non valido il termine di presentazione dell'istanza per carenza di divulgazione pubblica.
Un ulteriore motivo di preoccupazione riguarda il titolo del progetto, "Discarica per rifiuti non pericolosi in località Camposordo".Cavargna sottolinea che la non pericolosità dell'amianto è legata alle condizioni temporanee dell'integrità della vernice incapsulante e del film di polietilene. Una volta deteriorati questi strati protettivi, l'amianto torna ad essere un rifiuto molto pericoloso. Questo aspetto richiede più tempo per informare adeguatamente i cittadini interessati sulla reale natura del progetto.
Infine, il consigliere ricorda che nei trenta giorni concessi per le osservazioni si sono svolte le elezioni comunali, che hanno determinato una temporanea paralisi o semi-paralisi delle attività comunali. Questo ha sottratto tempo prezioso garantito per legge per l'analisi del progetto e la eventuale presentazione delle osservazioni.
La richiesta di proroga di Cavargna è dunque motivata dalla necessità di garantire che i cittadini interessati possano esercitare tutti i diritti che sono loro garantiti. Visti i tempi ristretti, si è chiesta dunque una proroga urgente ed un eventuale tempestivo avviso della decisione in modo che i cittadini interessati non debbano affrettare le loro osservazioni e possano esercitare tutti i diritti che sono loro garantiti.
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