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In Val di Susa aprirà una discarica di amianto. Tutto il paese in rivolta contro il progetto

Convocata un’assemblea pubblica, anche la sindaca si oppone: «L’amministrazione è contraria»

A Mattie aprirà una discarica di amianto. Tutto il paese in rivolta contro il progetto

A Mattie aprirà una discarica di amianto. Tutto il paese in rivolta contro il progetto

A chi farebbe piacere avere una discarica di amianto alle porte di casa? Probabilmente a nessuno e sicuramente non agli abitanti di Mattie che hanno scoperto, quasi da un giorno all’altro, che è proprio quello che potrebbe capitare loro in un prossimo futuro.

Il progetto riguarda la discarica di Camposordo, chiusa da anni dopo aver “accolto” i rifiuti indifferenziati di vari comuni valsusini, e che adesso potrebbe riaprire per ospitare materiale edile contenente amianto. Circa 10mila metri cubi l’anno, per dieci anni, di fibrocemento e simili in una nuova vasca che dovrebbe sorgere vicino alla vecchia discarica. Acsel, che gestisca la discarica, ha messo in cantiere la procedura di avvio della valutazione di impatto ambientale in vista della richiesta di autorizzazione e la Città Metropolitana ha interpellato il Comune. «Io ho saputo di questo progetto solo quando Città metropolitana ci ha chiesto un parere» spiega la sindaca, fresca di rielezione, Marina Pittau. «Deve essere chiaro a tutti - è la premessa - che noi come Comune esprimiamo la nostra posizione ma abbiamo un potere molto relativo, da soli non possiamo bloccare il procedimento». E la posizione è piuttosto chiara: «Sindaco e amministrazione tutta sono contrari - scandisce Pittau - a un deposito di amianto in una discarica chiusa da anni e per la quale è in corso un iter di riqualificazione. Potremmo anche essere d’accordo con una riapertura ma solo se si tratta di materiale non pericoloso e senza amianto». Il materiale arriverebbe in loco imballato, lavorato in un’area chiusa e con strette misure di sicurezza e poi interrato. Ma a poco servono le rassicurazioni: già solo la parola amianto spaventa.

La questione sarà all’ordine del giorno nel consiglio comunale di insediamento ma nel frattempo i cittadini si sono già organizzati: un gruppo di residenti ha organizzato un’assemblea pubblica per dire «no alla discarica» martedì 18 giugno alle 20.30 nel tendone della Pro loco, alla quale è preannunciata la presenza del sindaco e dell’amministrazione. «Mattie ha già avuto una discarica di rifiuti per oltre vent’anni - ricordano gli organizzatori - e oggi, dopo la sua chiusura, quell’area ospita un parco tematico ambientale, gite scolastiche, eventi e concerti. Vogliamo essere conosciuti come il paese della discarica di amianto o come quello dove sempre più persone scelgono di trascorrere le vacanze e di trasferirsi per la bellezza delle sue borgate e la ricchezza del suo ambiente naturale?».

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