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La truffa

Si fingeva un tecnico del gas: truffatore canavese "in trasferta" a Bergamo

Un 50enne è stato arrestato per truffe e furti ai danni di anziani nella provincia di Bergamo

truffe anziani

Truffe ad anziani (foto d'archivio)

Un uomo di 50 anni, residente a Pavone Canavese, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Bergamo. L'accusa? Almeno tre episodi di truffe e furti in abitazione, tutti ai danni di persone anziane e vulnerabili. Un copione che si ripete, ma che questa volta ha trovato un epilogo diverso.

IL PRIMO EPISODIO: GRASSOBBIO, 24 GENNAIO 
Il primo episodio risale al 24 gennaio scorso ed è avvenuto a Grassobbio. Le vittime, una coppia di 81 e 75 anni, avevano fatto entrare in casa l'uomo, che si era spacciato per un tecnico della caldaia. Con una disinvoltura che solo i truffatori più esperti possiedono, l'uomo ha derubato i due anziani di gioielli e 300 euro in contanti. Un colpo rapido e preciso, che ha lasciato i due coniugi sconvolti e senza parole.

IL SECONDO COLPO: BERGAMO, 5 FEBBRAIO 2024
Il secondo furto, per cui l'uomo è tecnicamente indagato a piede libero, è avvenuto il 5 febbraio a Bergamo. Anche in questo caso, le vittime sono state una coppia di anziani: lei di 82 anni e lui di 87 anni, affetto da demenza senile. Un bersaglio facile, verrebbe da dire, per chi non ha scrupoli. L'uomo ha utilizzato lo stesso modus operandi, presentandosi come un tecnico e approfittando della fiducia degli anziani per sottrarre loro denaro e oggetti di valore.



IL TERZO EPISODIO: AZZANO SAN PAOLO, 11 MARZO 2024
Il terzo colpo è avvenuto l'11 marzo ad Azzano San Paolo, in casa di un'89enne. Questa volta, il truffatore si è spacciato per un tecnico dell'acqua, raccomandando all'anziana di riporre oro e denaro in frigorifero, poiché avrebbe dovuto utilizzare una sonda con materiale ignifugo. Una trovata ingegnosa, ma non priva di rischi. Nel frattempo, è entrata in casa la figlia della vittima. Inizialmente incredula, la donna si è tranquillizzata quando l'uomo le ha detto di essere il figlio di un maresciallo dei carabinieri. A quel punto, il truffatore è riuscito a convincerla ad allontanarsi ed è fuggito con diversi monili in oro e 650 euro in contanti.

Le immagini delle telecamere di videosorveglianza delle zone colpite hanno giocato un ruolo cruciale nell'individuazione del colpevole. Grazie a queste, è stato possibile identificare l'auto utilizzata per i furti, una Citroën DS4, a cui veniva modificata una cifra della targa nei diversi episodi. Un dettaglio che ha permesso ai carabinieri di stringere il cerchio attorno al sospettato e di procedere con l'arresto.

Il 50enne si trova attualmente nel carcere di Torino. 

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