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Sembra un Ufo ma è una rotonda. La nuova pista ciclabile di Alpignano scatena le polemiche: «E' pericolosa»

La ciclabile percorre tutto il diametro della rotonda, con le auto costrette a tagliare la strada alle biciclette

Sembra un Ufo ma è una rotonda. La nuova pista ciclabile di Alpignano scatena le polemiche: «E' pericolosa»

Sembra un Ufo ma è una rotonda. La nuova pista ciclabile di Alpignano scatena le polemiche: «E' pericolosa»

La foto ripresa dall’alto in breve tempo ha fatto il giro del web, scatenando una serie di reazioni che vanno dall’ironico, al critico, fino all’entusiasta. Da qualche giorno, l’aspetto della rotonda tra via Cavour, via Rossini e via Migliarone ad Alpignano, in provincia di Torino, in effetti è decisamente “scenografico”: da quando cioè è stata disegnata la pista ciclabile rossa che corre lungo tutto il diametro della rotatoria. Non sono quindi stati realizzati degli attraversamenti ciclopedonali alle uscite della rotonda, magari ricavando lo spazio per le bici allargando i marciapiedi, ma le bici devono invece percorrere tutta la rotatoria al suo interno. La conseguenza è che le auto che devono entrare e soprattutto uscire dalla rotatoria lo fanno tagliando la strada alle due ruote.

Pericoloso? Qui i pareri si dividono, tra chi evidenzia i rischi e chi sottolinea che le norme del codice della strada sono rispettate. Particolarmente “battagliero” è il gruppo della lista civica Obiettivo Alpignano di cui un rappresentante, “armato” di telecamera, è salito in sella e ha percorso la rotonda per dimostrarne la pericolosità, pubblicando poi un ironico video sui social: «Nella notte tra il 18 e il 19 luglio - spiegano da Obiettivo Alpignano - è stata tracciata una corsia con vernice rossa nella parte esterna della rotatoria. Diversi studi hanno dimostrato che questa soluzione è più pericolosa perfino di un incrocio senza rotatoria».

Il motivo è che «la pista ciclabile su corsia riservata crea una falsa impressione di sicurezza. In realtà aggiunge un’altra corsia, raddoppiando il numero di punti di scontro potenziali. Le auto possono superare i ciclisti e tagliare loro la strada. Inoltre, una pista ciclabile su corsia riservata obbliga i ciclisti a rimanere sul bordo esterno della rotatoria; questo dà l’impressione che stiano uscendo dalla rotatoria anche quando non è vero. Senza la pista ciclabile su corsia riservata, il ciclista invece procede tra le auto nel centro della corsia della rotatoria». La conclusione quindi è che «questa soluzione aumenta ulteriormente la pericolosità della corsia ciclabile alpignanese: il ciclista si sente più sicuro ma in realtà non lo è».

Se è davvero così, lo dimostreranno i fatti e quindi gli eventuali incidenti: sperando che la dimostrazione non sia sulla pelle di qualche ciclista.

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