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Ancora nessun piano per la Lear. «E adesso bisogna prorogare la cassa»

Scatta l’allarme per gli ammortizzatori sociali in scadenza a dicembre

Ancora nessun piano per la Lear. «E adesso bisogna prorogare la cassa»

Ancora nessun piano per la Lear. «E adesso bisogna prorogare la cassa»

Ammortizzatori sociali in scadenza e, ancora, nessun piano di reindustrializzazione concreto per la Lear di Grugliasco. È un quadro a tinte fosche quello emerso oggi al termine dell’incontro tra sindacati e Ministero delle imprese e del made in Italy. E ora le parti sociali intendono far pressing sulla Regione, affinché venga presto convocato un incontro per decidere quali iniziative intraprendere a sostegno dei lavoratori e decidere quali iniziative intraprendere per il proseguimento della vertenza. A pesare sul destino dell’azienda, spiegano i sindacati, la crisi generale dell’automotive che impatta in particolar modo l’indotto.

«La situazione della Lear - spiegano Fim, Fiom e Uilm - è purtroppo lo specchio della crisi del settore auto in Italia. I volumi bassissimi della Maserati (per la quale Lear produceva i sedili, ndr), la perdita della commessa per la Fiat 500 e la prossima scadenza degli ammortizzatori sociali il 29 dicembre espongono a forte e imminente rischio di chiusura la fabbrica torinese in cui lavorano quasi 400 persone». Di queste, aggiunge Toni Inserra (Fiom) solo una ventina sono riuscite a uscire ricollocandosi in altre aziende o con aspettativa. Per tutti gli altri, al momento, non vi sono purtroppo prospettive incoraggianti. Il progetto aziendale di outplacement non sta infatti producendo risultati significativi e, soprattutto, non si è ancora concretizzato nessun piano di reindustrializzazione. Non ha avuto seguito la manifestazione di interessi presentata a maggio da un’azienda operante anche al di fuori del settore metalmeccanico, e che avrebbe comunque potuto assorbire un massimo di 100 dipendenti.

«La ricerca di un investitore prosegue, ma è chiaro che il passare del tempo rende questa opzione sempre più ardua - proseguono i sindacati -. Gli ammortizzatori sociali scadranno il 29 dicembre, aprendo anche in Lear l’esigenza di una riforma del Jobs Act prima di assistere a un’ondata di licenziamenti. Quanto meno occorre rifinanziare gli strumenti della proroga e della cassa per aree di crisi complesse, strumenti di cui potrebbe giovarsi anche la Lear di Torino». Il prossimo incontro al Mimit è fissato per il prossimo 30 ottobre.

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