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il caso

Morta nell'incendio con il suo cane: «Quei palazzi popolari vanno abbattuti e ricostruiti»

La sindaca di Settimo: «In quelle case non c'è riscatto sociale». Da inizio anno già 15 roghi nei palazzi Atc di Torino e provincia

Angela Coratella e il cane Kira sono morti nell'incendio di Settimo

Angela Coratella e il cane Kira sono morti nell'incendio di Settimo

Sono 96 gli alloggi in corso Piemonte. Case gestite da Atc, ma di proprietà del Comune di Torino. In una di queste case, all’ultimo piano, viveva Angela Coratella, la 49enne morta nell’incendio. Ieri, dopo la tragedia, sul posto sono arrivati la sindaca di Settimo, Elena Piastra, e il presidente di Atc, Emilio Bolla. E proprio il condominio dov’è scoppiato il rogo è uno di quei quattro palazzi che l’amministrazione di Settimo vorrebbe buttare giù. Lo aveva dichiarato pochi giorni fa la sindaca Elena Piastra. Parole che avevano fatto discutere, ma che ora la prima cittadina di Settimo rivendica anche alla luce del dramma appena avvenuto. «L’obiettivo - afferma la sindaca - è di evitare la concentrazione, in un unico luogo, di tante situazioni di marginalità». Situazioni difficili come appunto quella in cui viveva Angela Coratella, che dopo la morte del fidanzato a maggio abitava da sola in quell’alloggio, con l’unica compagnia del suo inseparabile cane Kira, un simil Jack Russell.

Nell’idea del comune di Settimo c’è la creazione di un consorzio misto pubblico-privato, che coinvolga enti in grado di investire soldi per demolire i quattro palazzi popolari compresi tra corso Piemonte, via San Benigno, via don Gnocchi e via Foglizzo. Demolizione di questi complessi che sono stati consegnati all’inizio degli anni ‘80, e poi via alla ricostruzione di case nuove. Un’idea, che per adesso è solo sulla carta. «A gennaio - spiega ancora la sindaca Piastra - incontreremo il Comune per dare vita a un comitato che comprenda anche Atc». E i privati? «Stiamo interloquendo con Cassa Depositi e Prestiti, Banca Europea degli Investimenti e Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa», conclude la sindaca. L’idea è di iniziare abbattendo le prime due palazzine, tra via Foglizzo e via don Gnocchi.

Ieri, oltre alla sindaca, era presente anche il presidente di Atc, Emilio Bolla. Perché appunto è l’Agenzia territoriale per la casa che ha in gestione i quattro stabili. «Da inizio anno - ha sottolineato Bolla - siamo già a 15 incendi scoppiati nelle case Atc tra Torino e provincia». Dunque, più di un incendio al mese alle popolari. «Esprimo cordoglio alla famiglia della vittima e ai residenti coinvolti. Atc - ha concluso Bolla - si impegna a collaborare per chiarire le cause dell’accaduto, affidandosi al lavoro dei tecnici e dei soccorritori che stanno operando sul posto con grande professionalità».

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