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Rivoli

In consiglio comunale si litiga sulla mozione e i bambini disabili restano senza giochi nei giardini

Polemiche per la bocciatura di una mozione per l’acquisto dei giochi inclusivi

In consiglio comunale si litiga sulla mozione e i bambini disabili restano senza giochi nei giardini

Sta per scoccare la mezzanotte, ma i consiglieri e la Giunta di Rivoli sono ancora ai loro posti nella sede del Consiglio comunale. Non c’è più molto tempo e le mozioni ancora da votare sono diverse. Arriva il turno della consigliera Laura Adduce (Lega) che presenta la mozione che ha per oggetto “Acquisto di giochi inclusivi nei giardini e nei parchi pubblici della città di Rivoli”. Il tema dei giochi inclusivi è uno di quelli che, al di fuori del Consiglio, metterebbe tutti d’accordo: ogni bambino ha il diritto di giocare. Tuttavia, in aula emergono subito le diverse posizioni politiche. Eh sì, perché di politica si tratta e non più di giochi inclusivi. Il presidente del Consiglio Paolo De Francia annuncia il verdetto finale: 6 favorevoli, 14 contrari, 1 astenuto. Mozione bocciata. La maggioranza di centrosinistra che governa la città ha respinto la proposta. Favorevoli Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Niente giochi inclusivi a Rivoli? Per fare chiarezza, abbiamo chiesto al sindaco le ragioni di questo voto contrario.

«I giochi inclusivi sono regolamentati da una legge del 2015, anche la precedente amministrazione ha rispettato questa norma, e così faremo noi. Ho trovato un po’ strumentale presentare una mozione del genere, – dichiara il sindaco Alessandro Errigo -  che qualora fosse stata approvata avrebbe consentito di dire che sarebbero stati acquistati giochi inclusivi, cosa non vera. Come non è vero dire che non verranno acquistati perché è stata bocciata. Fin dall’inizio del mandato, abbiamo investito nell’inclusione. Abbiamo messo a bilancio una cifra che permette di iniziare a progettare dei percorsi PEBA (Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche) cosa che fino ad oggi non è stata fatta. Abbiamo promosso diverse iniziative con le cooperative per le persone con disabilità. C’è un’attenzione attorno a questo tema ed è una priorità per l’amministrazione».

Il sindaco Errigo, quindi ha ribadito che i giochi sono importanti ma non attraverso l’approvazione di questa mozione. La Lega, dal canto suo, rappresentata da Laura Adduce ribadisce il suo punto di vista. «Con sconcerto e indignazione, prendo atto della bocciatura da parte del Partito Democratico e della sinistra rivolese della mozione della Lega per l’acquisto di giochi inclusivi nei parchi della nostra città. Una proposta di buonsenso, pensata per garantire a tutti i bambini, senza distinzioni, il diritto di giocare e crescere insieme. Ma il Pd ha detto no. E lo ha fatto con motivazioni inaccettabili. Hanno definito questa mozione superflua, perché il tema sarebbe già stato previsto da una normativa del 2015. Ma siamo nel 2025 e la realtà è ancora ben distante».

A Rivoli ci sono 40 giardini pubblici di cui 7 aree sono state rese inclusive dalla Giunta precedente, 22 giardini nelle scuole e 209 giochi di cui non sappiamo quanti inclusivi perché manca uno specifico censimento. Ma nell’aula del Consiglio i giochi sono passati in secondo piano.

«Non solo: hanno anche avuto il coraggio di dire che questa proposta è solo un modo per “mettere una bandierina politica per fare post su Facebook”. – prosegue la consigliera - Una frase che non dovrebbe offendere solo me, ma tutti quei genitori che ogni giorno lottano per garantire ai propri figli le stesse opportunità degli altri. Una frase che sminuisce il ruolo di chi, come me, si impegna per migliorare la città, ascoltando le persone e portando avanti le loro richieste. Questa bocciatura è un grave errore e un’occasione persa per Rivoli. Chi governa Rivoli ha dimostrato di essere sordo ai bisogni reali della città. Ma io non mi arrendo. Continuerò a lottare perché nessun bambino sia escluso dal diritto al gioco. Continuerò a battermi affinché l’inclusione non resti solo una parola vuota nei discorsi di facciata, ma diventi realtà. Perché Rivoli merita di più. E io non smetterò mai di difendere i diritti di chi non ha voce».

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