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la sparatoria
08 Febbraio 2025 - 09:15
La stazione di servizio teatro della sparatoria
È stato operato ieri mattina al Cto. Ed è durato quasi cinque ore l’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto Kelvin Stephane Crochon, 26enne francese che giovedì ha aggredito a colpi di martello due agenti della stradale nell’area di servizio di Viverone Sud, lungo la bretella Ivrea-Santhià all’altezza del comune di Settimo Rottaro. La prognosi, per il transalpino, adesso è di due mesi. Per quanto riguarda invece i due agenti di polizia, l’assistente capo Alessio Neirotti, ferito di striscio da un proiettile, è stato dimesso il giorno stesso dopo essere stato medicato all’ospedale di Ivrea. Mentre Max El-Mahdi, vale a dire il collega che ha esploso i colpi di pistola e aveva ricevuto gravi ferite dalle martellate dell’aggressore straniero, è stato dimesso nella giornata di ieri con quindici giorni di prognosi dall’ospedale. Il giovane francese, invece, se la caverà appunto con sessanta giorni di prognosi dopo essere stato ferito da un proiettile alla gamba destra. Per lui, anche una piccola frattura al femore. Agli agenti di polizia sono state sequestrate le rispettive pistole, dunque è sotto sequestro l’arma che ha esploso i colpi.
La procuratrice capo della procura di Ivrea, Gabriella Viglione, nel frattempo, conferma lo stato di arresto con la contestazione dei reati di resistenza a pubblico ufficiale e tentato omicidio a carico del giovane straniero. Sono, invece, in fase di accertamento molti altri dettagli della vicenda. «Dobbiamo verificare cosa sia effettivamente accaduto prima dell’aggressione agli agenti - fa sapere la procuratrice di Ivrea - e se il passaggio chiesto dal cittadino francese sia stato dato volontariamente o sia stato anche questo estorto con minacce o violenza». Kelvin Stephane Crochon, infatti, aveva rubato una macchina, causando un incidente, quindi aveva ottenuto un passaggio da una famiglia fino all’area di servizio di Viverone Sud dove, fermato dagli agenti di polizia, aveva reagito con violenza.
«Attendiamo anche di verificare se non avesse fatto uso di sostanze», conclude la procuratrice di Ivrea, Gabriella Viglione. Mentre un altro aspetto sembrerebbe condizionato dal fatto che il giovane transalpino possa avere problemi di natura psichiatrica. Infine, rimangono i rilievi balistici per capire quali siano state le dinamiche dei colpi esplosi dagli agenti che potrebbero essere stati più dei due che hanno colpito il poliziotto e l’aggressore francese.
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