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Dibattiti in centro

Ad Alba, manifestazioni e proposte politiche si scontrano sul ruolo delle forze armate nelle scuole

Il dibattito partito da una mamma che ha espresso disagio per le attività militaristiche nelle scuole dei figli

Ad Alba, manifestazioni e proposte politiche si scontrano sul ruolo delle forze armate nelle scuole

Il tema della presenza delle forze armate nelle scuole è tornato al centro del dibattito pubblico ad Alba. Tutto è iniziato lo scorso anno, quando una mamma braidese ha espresso preoccupazione per le attività militaristiche nelle scuole dei figli. La lettera di questa madre ha messo in luce il disagio per incontri sul cyberbullismo e per la presentazione della carriera militare come opportunità lavorativa per i maturandi.

Sabato 15 febbraio, le Donne in Nero contro la guerra di Alba hanno manifestato in via Vittorio Emanuele, chiedendo con forza che le scuole rimangano spazi liberi da influenze militaristiche. La loro posizione è chiara: "No agli incontri con militari nelle scuole, no alle visite scolastiche a caserme o basi militari, no alla presentazione della carriera militare come opportunità lavorativa, no agli accordi fra ministeri dell’istruzione e della difesa, no alla cultura della difesa e della sicurezza con le armi, no all’aumento continuo delle spese militari". Un elenco di richieste che riflette una visione pacifista e critica verso l'integrazione delle forze armate nel contesto educativo. 



In netto contrasto, Fratelli d’Italia ha presentato una proposta per portare i temi delle forze armate nelle scuole cittadine. Emanuele Bolla e Riccardo Spolaore, consiglieri del partito di Giorgia Meloni, hanno dichiarato che al fine di celebrare l’unità nazionale e le forze armate hanno presentato un documento per avviare un percorso di lavoro che coinvolga le scuole cittadine. L'obiettivo è ambizioso: coinvolgere i giovani albesi nella celebrazione del giorno dell’unità nazionale e delle forze armate, promuovendo un dialogo tra le istituzioni scolastiche e le forze dell'ordine.

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