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Condannato per stalking
22 Febbraio 2025 - 14:30
Nella giornata di venerdì 21 febbraio, al tribunale di Ivrea, un 35enne di origini ghanesi è stato condannato a un anno e quattro mesi di reclusione per stalking nei confronti di Clara Marta, consigliera metropolitana di Forza Italia. La pena, tuttavia, è stata convertita in lavori di pubblica utilità, una decisione che solleva interrogativi su come la giustizia bilanci la punizione e la riabilitazione.
La vicenda ha avuto inizio nei mesi scorsi, quando l'uomo ha ripetutamente violato il divieto di avvicinamento imposto dalle autorità. In un episodio particolarmente allarmante, si è presentato sotto l'abitazione di Clara Marta a San Raffaele Cimena, armato di un coltello a serramanico. Questo gesto ha destato grande preoccupazione per l'incolumità della consigliera. La sua posizione pubblica e il suo legame con il dottor Libero Tubino, dirigente medico dell'ASL TO4 e membro dello staff medico del JMedical, hanno amplificato l'eco mediatica del caso.
Il tribunale di Ivrea, nel pronunciare la sentenza, ha anche disposto che l'imputato indossi un braccialetto elettronico e rispetti un divieto di avvicinamento di 500 metri dalla vittima. Questa misura cautelare è stata adottata per garantire la sicurezza di Clara Marta e prevenire ulteriori episodi di stalking. La decisione di convertire la pena detentiva in lavori di pubblica utilità riflette un approccio che mira a reintegrare l'imputato nella società, ma solleva anche domande sulla sua efficacia nel prevenire recidive.
L'udienza è stata aggiornata al 17 aprile, data in cui il tribunale dovrà individuare un ente disponibile a prendere in carico il 35enne per l'esecuzione dei lavori di pubblica utilità.
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