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10 Aprile 2025 - 09:46
La protesta di Grazia Carnazza, a Venaria
A 75 anni, cieca, ha afferrato una scala ed è salita sull’impalcatura. C’è rimasta per ore, fino a quando un carabiniere non l’ha convinta a scendere. «Non volevo suicidarmi, la mia era un’azione di protesta», ci tiene a precisare Grazia Carnazza, pensionata, invalida, che ieri pomeriggio sotto casa sua ha fatto intervenire carabinieri, pompieri, vigili e ambulanza. Per fortuna, l’anziana non si è buttata di sotto e tutto è finito bene. Dopo il gesto, la donna spiega il perché di tutto quel caos: «Qui non posso più vivere, da un anno e mezzo io e gli altri condomini del palazzo siamo agli arresti domiciliari». I domiciliari sarebbero i ponteggi del Superbonus 110, che sono stati montati ormai da quasi tre anni in via Prettegiani angolo via Druento, a Venaria.
Un immobile che si affaccia sullo stadio della Juve, dove però i cantieri della ristrutturazione ed efficientamento energetico si sono fermati da parecchio tempo. «Dall’ottobre 2023», precisa la signora Grazia. Fuori dalla palazzina, c’è un cartello: il consorzio Sfera ha iniziato le opere nel giugno 2023 in tre lotti: A, D ed E, per un importo complessivo che sfiora il milione e mezzo di euro. Fine lavori prevista: 31 dicembre 2023. Un anno e mezzo fa. Data che non è stata rispettata. Grazia Carnazza, che risiede nel lotto E, scuote la testa: «Non sono mai stata d’accordo a fare il Superbonus, ma siamo in democrazia e la maggioranza ha detto sì. E adesso ci ritroviamo in prigione».
I cantieri, partiti bene all’inizio, pian piano si sono bloccati. A quanto risulta, Sfera nel corso del tempo non avrebbe pagato Irt, la ditta subappaltatrice. Ad ogni assemblea di condominio, sarebbero arrivate promesse di pronta ripartenza del cantiere. Promesse non mantenute al punto che due lotti (A ed E) hanno già risolto il contratto e un altro lotto (il D) proseguirà ma senza fare il 110. Il condominio dove vive la signora Grazia è assistito dall’avvocata Natalia Paradiso e l’8 maggio ci sarà l’udienza per l’Atp (Accertamento tecnico preventivo) in tribunale. Ma burocrazia a parte, resta il disagio di un’intera palazzina che, causa lavori, si è ritrovata pure i davanzali e i pluviali smontati. Così Grazia Carnazza, a dispetto della sua condizione d’invalidità, ha raccolto le forze che aveva in corpo ed è salita sull’impalcatura. Ad un certo punto, alla protesta si è unito pure il cognato, Giuseppe De Candia. E l’area antistante la palazzina si è riempita di uomini e mezzi di forze dell’ordine e soccorsi. La donna è poi scesa, ma il lieto fine in questa vicenda non è stato ancora scritto.
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