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salute e musica

La musica che cura: un progetto innovativo tra liceo e ospedale a Chivasso

Gli studenti del liceo Newton di Chivasso compongono brani per i pazienti oncologici dell'ospedale locale

La musica che cura: un progetto innovativo tra liceo e ospedale a Chivasso

Immagine di repertorio

A Chivasso un progetto innovativo unisce il Liceo Musicale Newton e l'ASL TO4. Gli studenti del triennio del liceo sono stati coinvolti in un'iniziativa che li vede comporreprodurre e suonare brani musicali destinati ai pazienti del reparto di oncologia dell'ospedale locale. 

Il progetto, che durerà tre anni, è stato concepito come parte delle attività per le competenze trasversali e l'orientamento, e rappresenta un esempio di come la musica possa essere utilizzata come strumento di umanizzazione nei reparti ospedalieri. Giorgio Vellani, direttore dell'oncologia presso l'ASL TO4, sottolinea l'importanza di rendere accoglienti gli ambienti ospedalieri attraverso collaborazioni che spaziano dall'arte visiva alla musica. A Chivasso, infatti, i pazienti possono già ammirare immagini, disegni e quadri realizzati dal personale e da altri assistiti, e possono ora anche godere di brani musicali creati appositamente per loro.

L'iniziativa è stata accolta con entusiasmo sia dagli studenti che dal personale dell'ospedale. Luca Basso della Concordia, coordinatore della struttura semplice diretta da Emilia Manzin, ha riconosciuto il potenziale dei giovani e della scuola, proponendo di costruire qualcosa di significativo insieme. Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra il docente di percussioni Alberto Occhiena e il referente per le competenze trasversali Francesco Sorbello, che hanno lavorato per superare le sfide tecniche e organizzative.



Il primo studente a cimentarsi in questa avventura è Dante Zitoun, della quinta M, con il suo brano "Anatomia di un ricordo". Zitoun descrive il suo lavoro come un tentativo di trasmettere emozioni attraverso la musica, cercando di creare un punto di contatto tra la vita quotidiana e le interruzioni causate dalla malattia. Il coinvolgimento degli studenti è stato accolto con entusiasmo, con compagni e docenti che si riuniscono per provare, suonare e registrare i brani. Zitoun esprime gratitudine verso i suoi professori e compagni, sottolineando come il progetto gli stia fornendo preziosi input per il suo futuro nel mondo della produzione musicale.

Francesco Sorbello evidenzia come il progetto porti gli studenti in un contesto diverso dal solito, con un committente che richiede una musica da ascoltare in un contesto particolare. Alberto Occhiena aggiunge che l'agire etico e la riflessione sul valore terapeutico della musica sono stati accolti con interesse dagli studenti. Alessandra Cuttica, ematologa, ha partecipato agli incontri con i ragazzi, riscontrando un impatto positivo.

Vincenza Tascone, dirigente scolastica del Newton, definisce "Musica in oncologia" uno dei progetti più interessanti e significativi del liceo. L'iniziativa offre agli studenti un'esperienza formativa profonda, che li invita a riflettere sull'importanza delle relazioni umane, specialmente con chi sta affrontando momenti difficili. La musica, come sottolinea Tascone, è un dono universale che, anche nella sofferenza, porta vita e gioia.

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