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L'ATTESA INFINITA

«Siamo circondati da muffa, cattivi odori e perdite d'acqua»

L'esasperazione degli abitanti di via Cacciatori a Nichelino

«Siamo circondati da muffa, cattivi odori e perdite d'acqua»

Perdite d’acqua, muffa negli appartamenti, intonaco che cade e barriere architettoniche mai rimosse. È il quadro preoccupante che denunciano da fin troppo tempo i residenti del complesso di edilizia popolare Atc di via Cacciatori 21, interni dal 5 all’11, a Nichelino.

Una situazione che, secondo chi abita in quegli edifici, è completamente fuori controllo.
«La situazione è disastrosa e Atc non interviene - raccontano gli inquilini, stremati dopo anni di richieste cadute nel vuoto - Siamo circondati da muffa e cattivi odori, le scale sono sporche per via dell’intonaco che cade, ci sono tubi rotti, e da alcuni vani ascensore provengono rumori strani. Funzionano, sì, ma non sono utilizzabili da chi è in sedia a rotelle. Una vergogna nel 2025».

Solo lo scorso gennaio il neo presidente di Atc Maurizio Pedrini si recava presso il complesso residenziale, accompagnato dal sindaco di Nichelino Giampietro Tolardo e dall’assessora alle Politiche della casa Enrica Rasetto, e sottolineava la necessità di svolgere alcuni interventi di manutenzione. I fondi del Superbonus 110% avrebbero potuto rappresentare una soluzione concreta per molte criticità, ma l’intervento è naufragato dopo la rinuncia dei due aziende coinvolte nel progetto.
Attualmente, la situazione è in stallo, con Atc che, dal canto suo, afferma di aver rispettato gli impegni legati alla manutenzione ordinaria. «Gli interventi di manutenzione a carico dell’Agenzia vengono svolti con regolarità - dice Atc -, solo lo scorso novembre si è intervenuto per risolvere alcune infiltrazioni che avevano interessato il tetto, mentre a fine gennaio, a seguito di un sopralluogo, è stata installata una pompa di sollevamento per risolvere i frequenti allagamenti dovuti all’innalzamento della falda acquifera. Quanto al tema dell’accessibilità alle persone in carrozzina, va precisato che l’edificio risale agli anni ’70 ,e le sue caratteristiche costruttive rendono estremamente complesso adeguare l’impianto ascensore alle esigenze delle persone con disabilità motorie».
Una spiegazione che non convince i residenti, costretti a fare i conti con numerosi disagi e al tempo stesso con bollette condominiali puntualmente da saldare. «I problemi sono concreti e sotto gli occhi di tutti - replica Laura Santospirito, presidente del quartiere e portavoce degli abitanti di via Cacciatori - Confidiamo che gli enti competenti intervengano al più presto per rendere la situazione vivibile. Ma ora servono risposte concrete e tempi certi».
Nel frattempo, il degrado continua ad avanzare. E i cittadini, esasperati, restano in attesa.
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